sabato 28 febbraio 2009

SEMINARIO kUNG FU

Ciao a tutti, vi informo del seminario previsto per Sabato 7 Marzo presso la tana dei dragoni di Milano. Le tematiche saranno inerenti ai principi energetici del kung fu.
Per info contattatemi!!

giovedì 26 febbraio 2009

Le armi del kung fu


Nel corso della storia cinese le armi sono spesso state proibite da chi era al potere che invece, ovviamente, era ben armato, come lo erano gli eserciti, le guardie private e i briganti. Il popolo teneva le armi nascoste, sempre pronte a essere usate all'occorrenza. Le armi cinesi spesso erano fatte al momento a volte modificando gli attrezzi da lavoro affinché non venissero considerate armi proprie. La vita in Cina era molto pericolosa e i contadini, per esempio, non dovevano organizzare difese soltanto contro gli animali feroci che distruggevano i raccolti ma anche contro le scorrerie di bande di briganti che li derubavano ed ancora, in certe epoche storiche, dovettero imparare a difendersi dai soprusi degli stessi soldati imperiali. Chi viaggiava da un villaggio all'altro doveva necessariamente essere armato. Ogni ceto sociale, ogni popolazione aveva la sua arma o usava il proprio attrezzo da lavoro in caso di necessità ed era buona cosa che chiunque si adoperasse molto per padroneggiarlo al meglio. Il contadino quindi usava il forcone, la falce e i bastoni, anche quelli snodati usati per battere i cereali; il pescatore usava il remo e il boscaiolo l'ascia; il viandante si appoggiava al bastone mentre il mendicante alla stampella e all'occorrenza li utilizzavano per difesa.

Al giorno d'oggi le armi nel Kung Fu possono apparire fuori luogo e tempo, sepolte nella storia di un'arte marziale più legata alla tradizione cinematografica che non alla vita attuale. Viene da pensare che oggi ogni arma tradizionale cinese non possa avere alcun riscontro concreto di fronte alle situazioni di vita attuale. In realtà oggi le armi si continuano a studiare e ad amare perché attirano con quella particolare energia che gli appartiene, per quella vibrazione che non sfugge alla sensibilità del guerriero oggi come nel passato. Considerazioni meno retoriche fanno pensare a come sarebbe sciocco per un artista marziale avere a disposizione un'arma per difendersi e non saperla usare.


Nel Kung Fu attuale le armi si classificano secondo diverse categorie tra cui le più caratteristiche sono: Armi Yang: armi proprie, cioè nate come tali (come l'alabarda, la lancia e la spada). Armi Yin: > armi improprie, cioè attrezzi da lavoro in seguito trasformati in armi. Un'altra classificazione divide le armi in: armi maschili, quelle che più si addicono all'uomo come ad esempio il Guan Dao, e le armi femminili, quelle che più si addicono alla donna come la Kim, Dan Bian e Shan.

mercoledì 25 febbraio 2009

Storia del Wing Chun


La storia del Wing Chun comincia in Cina durante la dinastia Qing, con la distruzione del famoso monastero di Shaolin e la fuga di cinque monaci detti “i cinque antenati”.
Uno di questi monaci, o meglio una monaca, era Ng Mui, la quale si rifugiò nel monastero della “Gru Bianca” sui pendii delle montagne Daliang. Qui, al confine tra le provincie del Sichuan e dello Yunnan la leggenda vuole che Ng Mui assistesse a un combattimento tra una Gru e un Serpente. Ispirata dallo scontro combinò i movimenti di questi due animali con le tecniche del monastero di Shaolin da dove ella proveniva, creando così una nuova arte marziale, ancora senza nome.
La leggenda ci tramanda che la monaca Ng Mui prese come sua discepola una giovane ragazza di nome Yim Wing Chun, la quale era infastidita da uno scontroso bullo del suo villaggio che la voleva sposare con la forza. La monaca istruì la giovane ragazza alla sua nuova arte non ancora battezzata; costei per evitare di sposare il malintenzionato lo sfidò in un combattimento, e se avesse vinto lei si sarebbe potuta sottrarre al matrimonio contro volontà.Yim Wing Chun vinse l’incontro guadagnandosi una stabile fama di abile combattente.La giovane donna non insegnò lo stile tramandatole dalla monaca tranne che a suo marito, il mercante di sale Leung Bok Chao, il quale in onore della moglie chiamò quest’arte con il suo nome: Wing Chun Kuen, “La boxe di Wing Chun” (in cinese Yong Chun Quan).

lunedì 23 febbraio 2009

Testi consigliati per il Kung Fu

Tanto per iniziare vi consiglio i libri del maestro Dae Woung : Scuola di kung fu (vol.1,vol.2) edizione mediterranea. Due libri molto belli che introducono in maniera esaustiva la filosofia e alcune tecniche di base di questa disciplina. Più avanti vi aggiornerò riguardo ad altre letture!!!

domenica 22 febbraio 2009

torneo kung fu

Ehi ragazzi, per chi fosse interessato l' 8 Marzo ci saranno le selezioni nazionali di kung fu del nord Italia!! Il torneo si svolgerà al palazzetto di Ferno (Va). Per info contattatemi pure!!!

Mi raccomando, non mancate e siate numerosi!!!!!