martedì 31 marzo 2009
Torneo del Verbano
Ragazzi, si preannuncia un grande torneo quest'anno!! Il torneo del verbano includerà sia gare di forme che gare di combattimento sportivo. L'evento sarà Sabato 18 Aprile presso il palazzetto di Verbania Intra.
lunedì 30 marzo 2009
Shaolinquan: La storia 2
La nascita ufficiale dello Shaolinquan, che da parte di alcuni si pensa derivato in parte dalle tecniche di lotta cinesi preesistenti (come lo Chiao Ti,il Shou Po e il Chien Tao), si fa tradizionalmente risalire all'arrivo presso il tempio Shaolin, nel 527, del leggendario monaco buddista Bodhidharma o Puti Damo in Cinese spesso abbreviato in Damo, fondatore del Buddismo Zen (Chan in cinese).
Rappresentazione di Bodhidharma.
La sua figura e presenza a Shaolinsi non è storicamente certa. Si possiede una sola testimonianza, presente nel Luoyang qielan ji ( Annali dei Monasteri di Luoyang) del 547 scritto da Yang Yanzhi abitante di Luoyang (città limitrofa al tempio), dove si parla di Bodhidarma come un persiano dagli occhi blu sui 150anni. Secondo leggenda Bodhidharma trovò i monaci in condizioni fisiche non adeguate allo studio del Buddismo Chan tramite la meditazione, pertanto insegnò loro della pratica corporea dell’ Yijinjing ( Classico del cambiamento dei muscoli e dei tendini) e l’ esercizio marziale denominato Shiba luohan shou (, le 18 mani degli Arhat). Si ritiene appunto che queste tecniche abbiano dato inizio allo stile codificato tipico di Shaolin. Studi recenti tendono invece a collocare la creazione e la trasmissione di questi esercizi in epoche successive. Molti ritengono che Bodhidarma non introdusse le arti marziali a Shaolinsi e le uniche cose la cui creazione viene attribuita a Damo sono il Buddismo Chan e il concetto di Wude(Virtù Marziale): prima di questo concetto, non si pensava altro che a battersi. Il contributo principale dell'incontro tra la filosofia meditativa Chan e le primitive tecniche di lotta conosciute dai monaci, sarebbe stata la forte carica spirituale e la cura del sistema mente-corpo di cui si impregnarono le nascenti arti marziali cinesi, le quali si svilupparono da una parte come tecniche di difesa personale e dall'altra come meditazione in movimento. Quale che sia la verità, manca il giusto supporto documentale, che permetta di andare oltre la mera ipotesi storica o la leggenda.
Rappresentazione di Bodhidharma.
La sua figura e presenza a Shaolinsi non è storicamente certa. Si possiede una sola testimonianza, presente nel Luoyang qielan ji ( Annali dei Monasteri di Luoyang) del 547 scritto da Yang Yanzhi abitante di Luoyang (città limitrofa al tempio), dove si parla di Bodhidarma come un persiano dagli occhi blu sui 150anni. Secondo leggenda Bodhidharma trovò i monaci in condizioni fisiche non adeguate allo studio del Buddismo Chan tramite la meditazione, pertanto insegnò loro della pratica corporea dell’ Yijinjing ( Classico del cambiamento dei muscoli e dei tendini) e l’ esercizio marziale denominato Shiba luohan shou (, le 18 mani degli Arhat). Si ritiene appunto che queste tecniche abbiano dato inizio allo stile codificato tipico di Shaolin. Studi recenti tendono invece a collocare la creazione e la trasmissione di questi esercizi in epoche successive. Molti ritengono che Bodhidarma non introdusse le arti marziali a Shaolinsi e le uniche cose la cui creazione viene attribuita a Damo sono il Buddismo Chan e il concetto di Wude(Virtù Marziale): prima di questo concetto, non si pensava altro che a battersi. Il contributo principale dell'incontro tra la filosofia meditativa Chan e le primitive tecniche di lotta conosciute dai monaci, sarebbe stata la forte carica spirituale e la cura del sistema mente-corpo di cui si impregnarono le nascenti arti marziali cinesi, le quali si svilupparono da una parte come tecniche di difesa personale e dall'altra come meditazione in movimento. Quale che sia la verità, manca il giusto supporto documentale, che permetta di andare oltre la mera ipotesi storica o la leggenda.
Continua...
domenica 29 marzo 2009
Shaolinquan: La storia
La presenza delle arti marziali a Shaolin non è stata improvvisa: da sempre i monaci, visto il loro stile di vita e pellegrinaggi continui, erano propensi alle arti di combattimento. Per alcuni, già nel 510 a Shaolinsi esisteva un "Pugno di Shaolin". Per esempio secondo Kieffer e Zanini due discepoli di Batuo creano il “pugilato Shaolin”: Hui Guang crea il “Pugilato Morbido”; Sengchou crea il “Pugilato duro”. Per la medesima fonte in questo periodo sarebbe stato creato il metodo di Bastone detto “doppia pelle di tigre”. Ci sono persone che sostengono che lo Shaolin Quan abbia avuto origine all'epoca di Buddhabhadra (nome indiano di Batuo). Essi raccontano che Seng Chou, un brillante discepolo di Buddhabhadra, una volta utilizzò il proprio bastone per separare due feroci tigri che si stavano azzuffando. A supporto della tesi dell'esistenza di un Pugilato Shaolin già all'epoca di Batuo,una tradizione leggendaria gli attribuisce la creazione e la trasmissione di uno stile. In particolare lo Shaolin Jingangcha ( Meditazione dell’ Attendente di Buddha di Shaolin) conferisce a Batuo il ruolo di primo maestro.
Continua...
venerdì 27 marzo 2009
Choy Lee Fut: la tattica
Come in ogni stile riconosciuto, il Choy Lee Fut è supportato da una vera e propria strategia di combattimento tattico. Questa, basata su principi filosofici che danno origine alla cultura cinese, viene insegnata per permettere di consolidare e comprendere la propria intenzione, forma lo spirito marziale e fortifica la mente. Durante il lavoro e l'apprendimento tattico, il maestro guida l'allievo alla ricerca delle sue potenzialità naturali. Ciò che diventa fondamentale in questa fase è comprendere i vari principi in funzione delle tre diverse strategie: lunga, media e corta distanza.La lunga distanzaNella lunga distanza il principio delle "otto direzioni" gioca un ruolo fondamentale. La tattica di movimento e l'interpretazione delle linee di difesa, d'attacco e contrattacco definiscono nella totalità le condizioni che determinano l'applicazione tecnica. Quest'ultima si esprime per mezzo di tutte le combinazioni a lungo raggio, per il quale il Choy Lee Fut è riconosciuto.La media distanzaLa media distanza secondo il principio tattico dello stile è un conseguente avvicinamento del combattimento nel quale l'avvicendamento tecnico si esprime a contatto avvenuto. La tattica a questo punto si avvalora dei principi dei "5 elementi", i quali con il supporto delle tecniche classificate medie nel repertorio dello stile permettono al praticante di comprendere le proprie capacità intuitive e riflessive. Il lavoro di Kiu Sao in questa fase è il vero e proprio banco di prova. La corta distanzaConosciuto dagli esperti come il "potere di seta" il lavoro sulla corta distanza diventa la massima espressione a completamento delle capacità dell'allievo. La dualità di forze espressa dal principio dello "Yin Yang" si fonde e trova il suo massimo riscontro nel lavoro "Cam La" le leve e i divincolamenti. Il combattimento in questo caso è rappresentato dal corpo a corpo e le molteplici applicazioni del gioco di forze delle leve e della lotta fisica a pieno contatto. Un combattente di Choy Lee Fut tende a non dare mai ad un avversario la possibilità di avvantaggiarsi di questa opportunità, ma bensì di arrivare alla corta distanza dopo aver prevalso nelle distanze successive e quindi a conclusione della sua azione devastante. La natura dello stile Choy Lee Fut e la sua giovane evoluzione ha permesso al sistema di sperimentare le più moderne ed efficaci tattiche per il combattimento tradizionale. Grazie alla mia approfondita esperienza, maturata con i migliori rappresentanti dello stile oggi questi profondi concetti di lavoro sono un banco di prova fondamentale per tutti gli allievi della scuola. Il Choy Lee Fut è uno stile che non lascia spazio ai fronzoli, diretto e determinato diventa uno scientifico sistema educativo al combattimento in grado di cimentarsi sotto tutti gli aspetti. Completo anche sotto l'aspetto artistico per mezzo dell'ausilio delle molte sequenze di forma (150 c.a.) è conosciuto dai più solo per questo aspetto, in realtà sono pochi coloro che per mancanza di una seria guida conoscono la reale potenza del sistema che al contrario ha avuto una parte rilevante fin dai primi anni della sua nascita, se si pensa al suo pieno coinvolgimento nella rivoluzione dei "Boxers".
giovedì 26 marzo 2009
Choy Lee Fut: l'addestramento
Il programma precedentemente descritto, prevede l'addestramento "tà chei pun lìn già"(sparring condizionato), che è il primo approccio con l'allenamento pratico dello stile, e durante il quale si pone particolare attenzione all'applicazione di dieci principi fondamentali. Durante i quali ogni gesto, ogni movimento viene esaminato ed applicato con un adeguato supporto teorico.In essi sono racchiusi: la tattica, l'uso delle distanze, l'adattamento ai diversi metodi di lotta. In una seconda fase e dopo avere appreso con adeguata padronanza l'impostazione del movimento nella sua evoluzione, si passa al "Kiu Sau". Questo metodo di allenamento, che venne introdotto ad opera di "Tam Sam", 3° generazione e fautore della branca "Pah Shing", consiste in un particolare lavoro a due. In questa fase l'allievo sperimenta e sviluppa la sensibilità, l'intuizione, l'equilibrio, la velocità ed il proprio autocontrollo. Combinato all'allenamento "Kiu Sao", che progredisce con l'esperienza dell'allievo, viene introdotto il condizionamento con il manichino "Chin Jong", di basilare importanza per il condizionamento delle tecniche e per l'elasticità, che sviluppa maggiore sensibilità ; prerogativa fondamentale per l'allievo di Choy Lee Fut che deve trovare il massimo riscontro nell'applicazione pratica del combattimento.Il Chin Jong è un attrezzo particolare che permette, così come avviene per l'uomo di legno "Mok Jong" nello stile Wing Tsung, di allenare potenzialmente al 100% le combinazioni tecniche dello stile. Di fattezze diverse dal "Mok Jong", L'uomo di legno del Choy Lee Fut si allena con diversi metodi di lavoro: staticamente; per condizionare; in movimento con l'ausilio di una sequenza codificata di 98 movimenti; per abituare a padroneggiare gli spostamenti tattici; e libero, per dare enfasi alla sensibilità. Lo studio di Chin Jong è fondamentale alla stregua di "Kiu Sao" e non c'è esperto di Choy Lee Fut che si possa considerare tale senza avere maturato la propria formazione di combattente in questi due metodi fondamentali. La terza fase di studio dell'allenamento, più avanzata, prevede quello che per l'osservatore neofita può essere considerato combattimento libero, ma che in realtà è un lavoro di condizionamento a due che, frutto di una buona esperienza, risulta essere la massima espressione della realtà tecnica dello stile.
Questa fase dell'addestramento viene supportata da un altro attrezzo tradizionale chiamato "Sa Pah Jong". Evoluto nel tempo a seconda dell'esperienza del maestro è un altro degli strumenti compresi nell'addestramento al combattimento. Meno importante di "Chin Jong", è uno speciale sistema combinato di sacchetti di sabbia, che a seconda della loro disposizione variabile simulano azioni molteplici con il fine di abituare il praticante a sviluppare un adeguato lavoro di gambe, oltre che percezione e velocità. Infine si passa al "Ton Yan Jong", manichino dell'uomo di ottone. L'ultimo del programma di formazione, è anche il più complesso ed il meno conosciuto. Tale attrezzo consiste in un simulatore mobile ed è tradizionalmente usato per sviluppare la capacità di colpire con determinate tecniche punti nevralgici particolari. La pratica sul "Ton Yan Jon" deve essere guidata da un esperto dell'attrezzo in quanto il metodo di insegnamento deve essere sostenuto da basi teoriche sulla medicina tradizionale cinese. Sconosciuto appunto alla maggior parte dei praticanti di Choy Lee Fut, il lavoro di condizionamento ai manichini richiede costanza e determinazione, oltre che padronanza dei principi tecnici. Pochi infatti sono coloro che arrivano a conoscenza di questo importante supporto. Riservato ad una cerchia ristretta di allievi, che dopo avere appreso il lavoro al ""Ton Yan Jon", possono considerarsi a tutti gli effetti dei discepoli depositari del sistema.
Questa fase dell'addestramento viene supportata da un altro attrezzo tradizionale chiamato "Sa Pah Jong". Evoluto nel tempo a seconda dell'esperienza del maestro è un altro degli strumenti compresi nell'addestramento al combattimento. Meno importante di "Chin Jong", è uno speciale sistema combinato di sacchetti di sabbia, che a seconda della loro disposizione variabile simulano azioni molteplici con il fine di abituare il praticante a sviluppare un adeguato lavoro di gambe, oltre che percezione e velocità. Infine si passa al "Ton Yan Jong", manichino dell'uomo di ottone. L'ultimo del programma di formazione, è anche il più complesso ed il meno conosciuto. Tale attrezzo consiste in un simulatore mobile ed è tradizionalmente usato per sviluppare la capacità di colpire con determinate tecniche punti nevralgici particolari. La pratica sul "Ton Yan Jon" deve essere guidata da un esperto dell'attrezzo in quanto il metodo di insegnamento deve essere sostenuto da basi teoriche sulla medicina tradizionale cinese. Sconosciuto appunto alla maggior parte dei praticanti di Choy Lee Fut, il lavoro di condizionamento ai manichini richiede costanza e determinazione, oltre che padronanza dei principi tecnici. Pochi infatti sono coloro che arrivano a conoscenza di questo importante supporto. Riservato ad una cerchia ristretta di allievi, che dopo avere appreso il lavoro al ""Ton Yan Jon", possono considerarsi a tutti gli effetti dei discepoli depositari del sistema.
mercoledì 25 marzo 2009
Choy Lee Fut: la tecnica
Le caratteristiche tattiche, peculiari al Choy Lee Fut si evolvono secondo l'esperienza dello studente, anche se in generale si contraddistinguono per il contrattacco veloce e l'uso della forza dell'attaccante. È quindi ovvio che in questa disciplina venga riservata un'attenzione particolare all'addestramento al combattimento. Come avviene per molti degli stili da combattimento tradizionale della scuola cinese queste caratteristiche trovano riscontro comune in ognuno di questi con svariate similitudini, ma è senza dubbio particolare come tali caratteristiche nello stile Choy Lee Fut siano una forte evoluzione dei principi filosofico-pratici.L'allenamento comprende numerosi metodi : dal condizionamento in "sparring", introdotto fin dalle prime fasi di pratica, all'uso dei manichini e delle armi convenzionali e tradizionali. Tutte finalizzate ad infondere nell'allievo sicurezza, velocità, padronanza della tecnica, quindi precisione e determinazione. Lasciando spazio alla capacità di maturare liberamente la propria esperienza, senza canoni di apprendimento restrittivi, il praticante di Choy Lee Fut può esprimersi in seguito con tutta la sua potenzialità naturale, grazie ad una profonda assimilazione dei principi del sistema. Questi ultimi vengono trasmessi all'allievo per mezzo di un addestramento particolare e di un continuo confronto. Il programma di allenamento secondo la scuola più tradizionale "Hung Shing" prevede il condizionamento ai manichini (tre per le tecniche a mano nuda ed altrettanti per l'allenamento con le armi). Mentre nella corrente più moderna "Pak Shing" il "Kiu Sao" è l'allenamento prioritario.
martedì 24 marzo 2009
Choy lee fut: La storia
Sebbene conosciuto come un sistema del sud, lo stile di kung fu Choy Li Fut ha le sue origini sia nel sud che nel nord della Cina. Il fondatore dello stile Chan Hueng, ebbe tre insegnanti, due del sud e uno del nord.
Choy Li Fut è uno dei tanti stili di kung fu fortemente influenzato sia dal kung fu del sud che da quello del nord, combinando le tecniche ampie di braccia tipiche del sud con il rapido movimento di piedi (o gambe) che caratterizzava le arti marziali della Cina del nord. La sua carriera di arti marziali ebbe inizio all'età di 7 anni, quando andò o vivere con suo zio, Yuen Woo.Yuen Woo fu un famoso boxer del leggendario tempio di Shaolin. Da lui Chan Hueng imparò l'arte del kung fu Shaolin e divenne così abile che all'età di 15 anni egli poté sconfiggere qualsiasi sfidante dei villaggi vicini.Quando raggiunse l'età di 17 anni, Chan Hueng era pronto per assimilare un maggior numero di abilità marziali- Così Yuen Woo lo portò da Li Yau-San, il compagno più anziano di Yuen del tempio Shaolin. Chan Hueng trascorse i seguenti 4 anni perfezionando il suo kung fu sotto l'occhio attento di Li Yau-San.Li Yau-San capì che solo dopo 4 anni di allenamento Chuan Hueng era nuovamente pronto per passare a livelli più alti. In 10 anni, raggiunse lo stesso livello nel kung fu di Yuen Woo e di Li Yau-San i quali, invece, ne impiegarono 20. Li Yau-San consigliò allora che il miglior insegnante per Chan Hueng fosse un monaco che viveva come eremita sul monte Lau Fu. L'unico problema era che quel monaco, Choy Fok, non desiderava più insegnare arti marziali. Voleva essere lasciato solo per dedicarsi esclusivamente alla dottrina buddista.Chan Hueng capì che per poter raggiungere il più alto potenziale nel kung fu doveva assolutamente trovare il monaco e divenire il suo discepolo e così partì per il monte Lau Fu. La testa di Choy Fok si bruciò gravemente quando prese i voti come monaco buddista, poi guarì, ma purtroppo gli lasciò delle brutte cicatrici. Per questo gli venne dato il soprannome di "Wounded Head" (testa ferita). Armato della sapienza, Cha Hueng chiese a chiunque potesse aiutarlo a trovare Choy Fok sul monte Lau Fu. Finalmente egli localizzò il monaco e gli consegnò una lettera di raccomandazione da parte di Li Yau-San. Dopo aver aspettato pazientemente di essere accettato alla disciplina di Choy Fok, rimase alquanto stupito quando il monaco lo respinse. Dopo molte suppliche da parte di Chan Hueng, Choy Fok acconsentì a prendere il giovane come studente ma solo nelle arti marziali durante la notte. Una volta, di mattina presto, Chan Hueng stava esercitandosi nel kung fu e facendo passare entrambe le gambe attraverso delle pesanti canne di bambù, dava calci a delle pietre, frantumandole a pezzi prima che esse potessero toccare il suolo.Improvvisamente apparve il monaco e gli chiese se quello fosse il meglio che potesse fare. Chan Hueng restò meravigliato quando Choy Fok indicò una grossa pietra di circa 80 libre e gli disse di gettarla con un calcio a 12 piedi di distanza. Chan Hueng concentrò tutte le sue forze e mandò la pietra lontano proprio 12 piedi. Invece di complimentarsi, Choy Fok, mise il piede sotto la pesante pietra e molto agevolmente la buttò in aria. Di fronte a questa dimostrazione di eccezionale capacità, Chan Hueng rimase molto colpito. E lo supplicò nuovamente di accettarlo come discepolo di arti marziali. Choy Fok acconsentì e per otto anni gli insegnò sia la dottrina buddista che le arti marziali. All'età di 29 anni, Chan Hueng sviluppò allora un nuovo stile di kung fu. Nel 1836 egli fondò formalmente lo stile Choy Li Fut, chiamato così in onore dei suoi 2 insegnanti Choy Fok e Li Yau-Sanm usando la parola Fut, che in cinese significa Buddha, per rendere omaggio allo zio, Yuen Woo e alle radici Shaolin del nuovo stile.
Chan Hueng fondò una scuola di arti marziali nel tempio locale del suo villaggio per insegnare il nuovo stile. In poco tempo la sua fama si divulgò nei villaggi vicini e centinaia di persone vennero ad imparare il Choy Li Fut. Poco dopo che aveva aperto la sua nuova scuola scoppiò la guerra dell'oppio in Cina. Come tanti altri cinesi, Chan Hueng si arruolò con l'esercito di Canton per combattere contro le invasioni britanniche. Dopo la sconfitta della Cina nel 1842, tornò a casa dalla sua famiglia. La corruzione politica nella dinastia Ching, controllata dalla Manciuria, contribuì alla disfatta della Cina. Tra il 1847 ed il 1850 molti leaders cinesi formarono società segrete per combattere le truppe del Ching. Sotto la guida di Hung Hsiu-Chuen scoppiò la ribellione triadica contro le truppe imperiali nel Kwangsi. I ribelli di Hung sconfissero le truppe del governo nel 1850 e per i seguenti 2 decenni il regno di Tai Ping Tien Kuo governò in Cina. Durante la ribellione i seguaci di Chan Hueng insistettero per coinvolgerlo nella rivolta. Comunque egli essendo un devoto buddista evitò la via della violenza. Tuttavia, egli continuò ad allenare i suoi seguaci nel caso ci fosse stata la possibilità di combattere contro i Ching, governanti corrotti. Quando l'esercito imperiale chiese di reclutare uomini dalla sua area per combattere contro le forze ribelli, Chan Heung lasciò la casa d aKing-Mui, il villaggio dove viveva con la mogli e due bambini. Alla fine spinto a partecipare attivamente, a causa di una guerra ed alla distruzione senza senso, egli fondò molte scuole di Choy Li Fut nel sud della Cina per divulgare le idee rivoluzionarie contro i Manciuriani.Diede ai suoi seguaci un segnale speciale per le riunioni di tipo bellico: chiunque appartenesse al Choy Li Fut doveva gridare "YAK" (YICH) nel caso si sferrasse un pugno, "WAK" usando l'artigliata e "DIK" (TIK) per i calci. Quando il regno di Tai Ping Tien Kuo finì nel 1864, Chan Heung lasciò la Cina. All'età di 59 anni divenne insegnante di arti marziali per le associazioni d'oltreoceano della famiglia Chan. Rimase all'estero per 4 anni e poi tornò a casa al villaggio di King-Mui, dove poté constatare che il suo stile aveva guadagnato una grande popolarità in tutto il sud della Cina. Il 20 agosto del 1875, all'età di 69 anni, Chan Heung morì. Fu seppellito nel villaggio in cui era nato (King-Mui). Il suo ricordo rimase sempre vivo, soprattutto riguardo lo stile da lui fondato. Dopo la morte di Chan Heung, la sua lega di Choy Li Fut, passò ai suoi 2 figli: Chan On-Pak e Chan Koon-Pak: Chan On Pak, nacque nel 1839, era il più grande dei due fratelli ed aveva una grande predisposizione allo studio. La sua specialità, inoltre, era l'alabarda- egli ne aveva un grande controllo, proprio per questo gli diedero il soprannome di "yet Cheung ng mui fa" e cioè "cinque fiori con una lancia". Nel 1894 due studenti di Chan On Pak, Cheng Si leung e Chan Siu Bak, aiutarono le truppe rivoluzionarie di Sun Yat Sen a combattere contro la dinastia Ching e gettarono le basi della Repubblica Cinese. Il figlio più piccolo, Chan Koon Pak, lasciò King Mui e diventò mercante a Kong Moon City, dove la sua fama di artista marziale si diffuse rapidamente. Infatti egli dovette smettere di fare il mercante e si dedicò totalmente ad insegnare lo stile del Choy Li Fut. Più tardi fondò un grande centro per lo studio di tale stile, nella città di Canton.
Chan Heung ebbe 18 discepoli del Choy Li Fut. Nel 1848 i 18 discepoli cominciarono ad inseganre lo stile in tutto il sud della Cina. Il primo discepolo che insegnò il Choy Li Fut fuori dal villaggio di King Mui fu Lung Ji Choi, che aprì una scuola di kung fu nel villaggio di Chum Jao in provincia di Kzangsi. Subito dopo Chan Din Yao e Chan Din Fune iniziarono la prima scuola di Choy Li Fut nel Fut San. Gli altri discepoli che promossero il nuovo stile furono: Chan Dai Yup a Kwang Chow; Chan Din Sing a Chung San; Chan Mau Jong a Poon Yu; Chan Din Bong a Tung Kong; Chan Din Wai a Hoi Ping; Chan Din Jen a Toi San; Chan Sun Dong a Yen Ping; Chan Din Duk a Hok San; Chan Dai Wai a Siu Hing; Chan Sing Hin a Sun Wui City; Chan Yin Yu a Gong Moon. Inoltre, ammirabili compiti furono svolti da Chan Dai Sing, Chan Din Sing, Chan Mau Wing e Chan Din Gung, i quali insegnarono il Choy Li Fut in 26 villaggi nella zona di King Mui.Nel 1867 un altro studente di Chan Heung, Jeong Yim, andò a Fut San per riaprire la scuola originariamente fondata da Chan Din Yao e da Chan Din Fune. Jeong Yim fu detto "il padre della scuola hung Sing di Choy Li Fut". Generalmente si pensa che ci sono 2 scuole di Choy Li Fut: hung sing e bak sing e che ci sono 2 rappresentanti della scuola di hung sing. Durante la rivoluzione a metà 1800, il partito Hung Moon rappresentava tutte le fazioni rivoluzionarie compresi i rappresentanti del Choy Li Fut. Durante questo periodo le scuole di Choy Li Fut avevano uno slogan segreto "Hung ying ji sing; ying hung wing sing". Tradotto significa "gli eroi del partito Hung sono superiori; gli eroi vincono sempre". I seguaci di Chan Heung adottarono 2 parole del motto come parole d'ordine segrete - Hung sing - che significavano "il partito di Hung vince". Però purtroppo, questo somigliava molto al nome della fazione interdetta, cioè il partito di Hung Moom, così essi lo cambiarono in un altro slogan, il quale come suono era simile a Hung sing ma significava "l'oca vincente".Nel frattempo, la scuola di Choy Li Fut di Jeong Yim si attribuì il nome di "hung sing kwoon" (usando hung che significa oca). Alcuni dei suoi studenti cominciarono a chiamarlo Jeong Hung Sing. Quando la sua scuola aveva raggiunto la terza generazione di studenti, il significato reale di Hung Sing era andato perduto e la sua terza generazione di studenti credevano che lui fosse il fondatore di un tipo di Choy Li Fut conosciuto come Hung sing Choy Li Fut. Per chiarire la questione il figlio di Chan Heung, Koon Pak, cambiò il nome hung sing, dando lla parola hung un diverso significato: "forte". Da quel momento in poi le scuole di Choy Li Fut nell'area di King Mui di Koon Pak si chiamarono con lo slogan hung sing, che significava "vincitore forte", mentre le scuole di Fut San mantennero il loro motto hung sing "oca vincente".Da qui deriva la credenza che vi siano 2 scuole hung sing di Choy Li Fut. Il ramo di tale stile, bak sing, può essere fatto risalire a Jeong Yim. Jeong Yim ebbe tre studenti principali. Uno di loro fu Louie Chun, il quale ebbe uno studente di nome Tam Sam. Tam Sam aveva una scuola di Choy Li Fut a Kwangohow, in un distretto chiamato Siu Bak (che viene tradotto "piccolo nord"). La sua scuola si chiamava Siu Bak Hung Sing Choy Li Fut. Tale nome, però, er atroppo lungo per essere pronunciato facilmente e quindi fu cambiato in Bak Sing Choy Li Fut. Per rispettare il loro insegnante, gli studenti di Tam Sam, si consideravano come un ramo del Bak Sing del Choy Li Fut. Nel 1979, ad Hong Kong, tutte le scuole di Choy Li Fut aderirono a rappruppare gli stili in un unico detto appunto Choy Li Fut. I nomi hung sing e bak sing sono usati solo per identificare le origini dei singoli rami.
Choy Li Fut è uno dei tanti stili di kung fu fortemente influenzato sia dal kung fu del sud che da quello del nord, combinando le tecniche ampie di braccia tipiche del sud con il rapido movimento di piedi (o gambe) che caratterizzava le arti marziali della Cina del nord. La sua carriera di arti marziali ebbe inizio all'età di 7 anni, quando andò o vivere con suo zio, Yuen Woo.Yuen Woo fu un famoso boxer del leggendario tempio di Shaolin. Da lui Chan Hueng imparò l'arte del kung fu Shaolin e divenne così abile che all'età di 15 anni egli poté sconfiggere qualsiasi sfidante dei villaggi vicini.Quando raggiunse l'età di 17 anni, Chan Hueng era pronto per assimilare un maggior numero di abilità marziali- Così Yuen Woo lo portò da Li Yau-San, il compagno più anziano di Yuen del tempio Shaolin. Chan Hueng trascorse i seguenti 4 anni perfezionando il suo kung fu sotto l'occhio attento di Li Yau-San.Li Yau-San capì che solo dopo 4 anni di allenamento Chuan Hueng era nuovamente pronto per passare a livelli più alti. In 10 anni, raggiunse lo stesso livello nel kung fu di Yuen Woo e di Li Yau-San i quali, invece, ne impiegarono 20. Li Yau-San consigliò allora che il miglior insegnante per Chan Hueng fosse un monaco che viveva come eremita sul monte Lau Fu. L'unico problema era che quel monaco, Choy Fok, non desiderava più insegnare arti marziali. Voleva essere lasciato solo per dedicarsi esclusivamente alla dottrina buddista.Chan Hueng capì che per poter raggiungere il più alto potenziale nel kung fu doveva assolutamente trovare il monaco e divenire il suo discepolo e così partì per il monte Lau Fu. La testa di Choy Fok si bruciò gravemente quando prese i voti come monaco buddista, poi guarì, ma purtroppo gli lasciò delle brutte cicatrici. Per questo gli venne dato il soprannome di "Wounded Head" (testa ferita). Armato della sapienza, Cha Hueng chiese a chiunque potesse aiutarlo a trovare Choy Fok sul monte Lau Fu. Finalmente egli localizzò il monaco e gli consegnò una lettera di raccomandazione da parte di Li Yau-San. Dopo aver aspettato pazientemente di essere accettato alla disciplina di Choy Fok, rimase alquanto stupito quando il monaco lo respinse. Dopo molte suppliche da parte di Chan Hueng, Choy Fok acconsentì a prendere il giovane come studente ma solo nelle arti marziali durante la notte. Una volta, di mattina presto, Chan Hueng stava esercitandosi nel kung fu e facendo passare entrambe le gambe attraverso delle pesanti canne di bambù, dava calci a delle pietre, frantumandole a pezzi prima che esse potessero toccare il suolo.Improvvisamente apparve il monaco e gli chiese se quello fosse il meglio che potesse fare. Chan Hueng restò meravigliato quando Choy Fok indicò una grossa pietra di circa 80 libre e gli disse di gettarla con un calcio a 12 piedi di distanza. Chan Hueng concentrò tutte le sue forze e mandò la pietra lontano proprio 12 piedi. Invece di complimentarsi, Choy Fok, mise il piede sotto la pesante pietra e molto agevolmente la buttò in aria. Di fronte a questa dimostrazione di eccezionale capacità, Chan Hueng rimase molto colpito. E lo supplicò nuovamente di accettarlo come discepolo di arti marziali. Choy Fok acconsentì e per otto anni gli insegnò sia la dottrina buddista che le arti marziali. All'età di 29 anni, Chan Hueng sviluppò allora un nuovo stile di kung fu. Nel 1836 egli fondò formalmente lo stile Choy Li Fut, chiamato così in onore dei suoi 2 insegnanti Choy Fok e Li Yau-Sanm usando la parola Fut, che in cinese significa Buddha, per rendere omaggio allo zio, Yuen Woo e alle radici Shaolin del nuovo stile.
Chan Hueng fondò una scuola di arti marziali nel tempio locale del suo villaggio per insegnare il nuovo stile. In poco tempo la sua fama si divulgò nei villaggi vicini e centinaia di persone vennero ad imparare il Choy Li Fut. Poco dopo che aveva aperto la sua nuova scuola scoppiò la guerra dell'oppio in Cina. Come tanti altri cinesi, Chan Hueng si arruolò con l'esercito di Canton per combattere contro le invasioni britanniche. Dopo la sconfitta della Cina nel 1842, tornò a casa dalla sua famiglia. La corruzione politica nella dinastia Ching, controllata dalla Manciuria, contribuì alla disfatta della Cina. Tra il 1847 ed il 1850 molti leaders cinesi formarono società segrete per combattere le truppe del Ching. Sotto la guida di Hung Hsiu-Chuen scoppiò la ribellione triadica contro le truppe imperiali nel Kwangsi. I ribelli di Hung sconfissero le truppe del governo nel 1850 e per i seguenti 2 decenni il regno di Tai Ping Tien Kuo governò in Cina. Durante la ribellione i seguaci di Chan Hueng insistettero per coinvolgerlo nella rivolta. Comunque egli essendo un devoto buddista evitò la via della violenza. Tuttavia, egli continuò ad allenare i suoi seguaci nel caso ci fosse stata la possibilità di combattere contro i Ching, governanti corrotti. Quando l'esercito imperiale chiese di reclutare uomini dalla sua area per combattere contro le forze ribelli, Chan Heung lasciò la casa d aKing-Mui, il villaggio dove viveva con la mogli e due bambini. Alla fine spinto a partecipare attivamente, a causa di una guerra ed alla distruzione senza senso, egli fondò molte scuole di Choy Li Fut nel sud della Cina per divulgare le idee rivoluzionarie contro i Manciuriani.Diede ai suoi seguaci un segnale speciale per le riunioni di tipo bellico: chiunque appartenesse al Choy Li Fut doveva gridare "YAK" (YICH) nel caso si sferrasse un pugno, "WAK" usando l'artigliata e "DIK" (TIK) per i calci. Quando il regno di Tai Ping Tien Kuo finì nel 1864, Chan Heung lasciò la Cina. All'età di 59 anni divenne insegnante di arti marziali per le associazioni d'oltreoceano della famiglia Chan. Rimase all'estero per 4 anni e poi tornò a casa al villaggio di King-Mui, dove poté constatare che il suo stile aveva guadagnato una grande popolarità in tutto il sud della Cina. Il 20 agosto del 1875, all'età di 69 anni, Chan Heung morì. Fu seppellito nel villaggio in cui era nato (King-Mui). Il suo ricordo rimase sempre vivo, soprattutto riguardo lo stile da lui fondato. Dopo la morte di Chan Heung, la sua lega di Choy Li Fut, passò ai suoi 2 figli: Chan On-Pak e Chan Koon-Pak: Chan On Pak, nacque nel 1839, era il più grande dei due fratelli ed aveva una grande predisposizione allo studio. La sua specialità, inoltre, era l'alabarda- egli ne aveva un grande controllo, proprio per questo gli diedero il soprannome di "yet Cheung ng mui fa" e cioè "cinque fiori con una lancia". Nel 1894 due studenti di Chan On Pak, Cheng Si leung e Chan Siu Bak, aiutarono le truppe rivoluzionarie di Sun Yat Sen a combattere contro la dinastia Ching e gettarono le basi della Repubblica Cinese. Il figlio più piccolo, Chan Koon Pak, lasciò King Mui e diventò mercante a Kong Moon City, dove la sua fama di artista marziale si diffuse rapidamente. Infatti egli dovette smettere di fare il mercante e si dedicò totalmente ad insegnare lo stile del Choy Li Fut. Più tardi fondò un grande centro per lo studio di tale stile, nella città di Canton.
Chan Heung ebbe 18 discepoli del Choy Li Fut. Nel 1848 i 18 discepoli cominciarono ad inseganre lo stile in tutto il sud della Cina. Il primo discepolo che insegnò il Choy Li Fut fuori dal villaggio di King Mui fu Lung Ji Choi, che aprì una scuola di kung fu nel villaggio di Chum Jao in provincia di Kzangsi. Subito dopo Chan Din Yao e Chan Din Fune iniziarono la prima scuola di Choy Li Fut nel Fut San. Gli altri discepoli che promossero il nuovo stile furono: Chan Dai Yup a Kwang Chow; Chan Din Sing a Chung San; Chan Mau Jong a Poon Yu; Chan Din Bong a Tung Kong; Chan Din Wai a Hoi Ping; Chan Din Jen a Toi San; Chan Sun Dong a Yen Ping; Chan Din Duk a Hok San; Chan Dai Wai a Siu Hing; Chan Sing Hin a Sun Wui City; Chan Yin Yu a Gong Moon. Inoltre, ammirabili compiti furono svolti da Chan Dai Sing, Chan Din Sing, Chan Mau Wing e Chan Din Gung, i quali insegnarono il Choy Li Fut in 26 villaggi nella zona di King Mui.Nel 1867 un altro studente di Chan Heung, Jeong Yim, andò a Fut San per riaprire la scuola originariamente fondata da Chan Din Yao e da Chan Din Fune. Jeong Yim fu detto "il padre della scuola hung Sing di Choy Li Fut". Generalmente si pensa che ci sono 2 scuole di Choy Li Fut: hung sing e bak sing e che ci sono 2 rappresentanti della scuola di hung sing. Durante la rivoluzione a metà 1800, il partito Hung Moon rappresentava tutte le fazioni rivoluzionarie compresi i rappresentanti del Choy Li Fut. Durante questo periodo le scuole di Choy Li Fut avevano uno slogan segreto "Hung ying ji sing; ying hung wing sing". Tradotto significa "gli eroi del partito Hung sono superiori; gli eroi vincono sempre". I seguaci di Chan Heung adottarono 2 parole del motto come parole d'ordine segrete - Hung sing - che significavano "il partito di Hung vince". Però purtroppo, questo somigliava molto al nome della fazione interdetta, cioè il partito di Hung Moom, così essi lo cambiarono in un altro slogan, il quale come suono era simile a Hung sing ma significava "l'oca vincente".Nel frattempo, la scuola di Choy Li Fut di Jeong Yim si attribuì il nome di "hung sing kwoon" (usando hung che significa oca). Alcuni dei suoi studenti cominciarono a chiamarlo Jeong Hung Sing. Quando la sua scuola aveva raggiunto la terza generazione di studenti, il significato reale di Hung Sing era andato perduto e la sua terza generazione di studenti credevano che lui fosse il fondatore di un tipo di Choy Li Fut conosciuto come Hung sing Choy Li Fut. Per chiarire la questione il figlio di Chan Heung, Koon Pak, cambiò il nome hung sing, dando lla parola hung un diverso significato: "forte". Da quel momento in poi le scuole di Choy Li Fut nell'area di King Mui di Koon Pak si chiamarono con lo slogan hung sing, che significava "vincitore forte", mentre le scuole di Fut San mantennero il loro motto hung sing "oca vincente".Da qui deriva la credenza che vi siano 2 scuole hung sing di Choy Li Fut. Il ramo di tale stile, bak sing, può essere fatto risalire a Jeong Yim. Jeong Yim ebbe tre studenti principali. Uno di loro fu Louie Chun, il quale ebbe uno studente di nome Tam Sam. Tam Sam aveva una scuola di Choy Li Fut a Kwangohow, in un distretto chiamato Siu Bak (che viene tradotto "piccolo nord"). La sua scuola si chiamava Siu Bak Hung Sing Choy Li Fut. Tale nome, però, er atroppo lungo per essere pronunciato facilmente e quindi fu cambiato in Bak Sing Choy Li Fut. Per rispettare il loro insegnante, gli studenti di Tam Sam, si consideravano come un ramo del Bak Sing del Choy Li Fut. Nel 1979, ad Hong Kong, tutte le scuole di Choy Li Fut aderirono a rappruppare gli stili in un unico detto appunto Choy Li Fut. I nomi hung sing e bak sing sono usati solo per identificare le origini dei singoli rami.
lunedì 23 marzo 2009
Meeting Tai Chi
Ciao a tutti, vi informo che Sabato 28 Marzo alle 15.00 ci sarà un meeting presso la palestra dei Giovani Dragoni riguardo al tai chi. A questo meeting parteciperanno i maestri Martini e Brendan Lay molto bravi in materia. Per chi è interessato a questa disciplina può essere una bella occasione!!! Per info e costi contattatemi
domenica 22 marzo 2009
Fearless
Huo Yuanjia, personaggio realmente esistito, è un giovane e brillante talento nelle arti marziali, di cui però non ha compreso fino in fondo il significato: invece di abbracciarne il reale spirito, le utilizza per acquisire fama e fortuna. L’assassinio della madre e della figlia cambieranno profondamente la sua esistenza e il suo modo di vedere il mondo che lo circonda… Fearless è un film che punta quasi esclusivamente sulla spettacolarità dei combattimenti e sulla capacità di Jet Li di “bucare lo schermo” per raccontare una classica storia di redenzione e coraggio. Il divo cinese, sempre più bravo quando recita in casa che in trasferta (è oramai da anni cooptato da Hollywood per mediocri action movie), ha ancora i numeri e il carisma per reggere pellicole di questo tipo, ma Fearless dimostra che gli anni passano per tutti e l’incremento delle sequenze in cui il protagonista è inquadrato di spalle o nelle quali un salvifico montaggio spezza un’azione altrimenti insostenibile, è piuttosto indicativo. Restano dunque una storia edificante, un'eccellente ricostruzione storica della Cina del periodo, interessanti e ben coreografati scontri uno contro uno e un certo manicheismo di fondo nel rappresentare le parti in causa ( solo i combattenti hanno una morale e un etica, tutti gli altri, specie gli occidentali, sono personaggi discutibili), oramai abbastanza radicato in pellicole di questo genere. Gradevole, ma solo per appassionati del filone trattato.
sabato 21 marzo 2009
Jet Lee
Perso il padre all'età di due anni, Li vive sotto le cure della madre, che per combattere la timidezza innata del piccolo lo spinge all'età di circa otto anni alla pratica sportiva: la scelta ricade quasi casualmente sulle arti marziali, ma Li dopo un anno è già sul punto di abbandonare. Solo in seguito alle pressioni del maestro Wu Bin, convinto delle enormi potenzialità del bambino, Li proseguirà ad allenarsi, fino a diventare il più grande ed il più giovane campione di Wushu (arti marziali cinesi) di tutti i tempi. Ancor prima di aver battuto in una mezza dozzina d'anni di competizioni agonistiche di non- combattimento ogni record, in una stupefacente escalation di vittorie in svariate discipline, all'età di undici anni un giovanissimo Jet Li si esibisce, in occasione di un tour mondiale della nazionale di Wushu, sul giardino della Casa Bianca in presenza del presidente Nixon, che si complimenta personalmente con lui. L'esordio al cinemaRitiratosi dall'attività sportiva agonistica all'età di 17 anni in seguito ad un infortunio al ginocchio, decide di cedere alle forti pressioni dell'industria cinematografica accettando il ruolo di protagonista nel film Shaolin Temple (1979), straordinario successo di pubblico in tutta l'Asia seguito da due sequel (Shaolin Temple 2 e Shaolin Temple 3, 1983/1986), regalando stupefacenti prestazioni dal punto di vista atletico-stilistico ma palesando ovvie mancanze da quello recitativo. Disilluso dall'industria cinematografica cinese in seguito all'esperienza vissuta durante le riprese di Shaolin Temple 3, burrascose per vari problemi con il regista nonchè per la disparità nel trattamento economico a seconda dell'etnia di provenienza del cast (Cina/Hongkong), è sul punto di abbandonare il mondo del cinema quando gli viene offerta la possibilità di avere il completo controllo creativo su un'opera: il modesto risultato, da lui scritto, diretto e interpretato, è Born to Defence (1986), prima ed ultima escursione del buon Jet nel misterioso mondo della regia. L'incontro con Tsui HarkIdolatrato in patria, Jet Li è sommerso dalle proposte, ma è l'incontro con il maestro Tsui Hark a segnare la svolta. Il talento stilistico e la perfezione marziale si fondono nel dar vita alla più rilevante saga cinematografica della storia del cinema cinese medio-recente: incentrata sulla vita di Wong Fei Hung, eroe popolare cinese semi- leggendario, la saga di Once Upon a Time in China (1991), che trova il suo punto più alto nel primo dei sei episodi, segna la svolta recitativa per Jet Li, ispirato dal tocco indelebile della mano stregata di Tsui Hark. A cavallo dei vari capitoli di OuaTiC (Once Upon a Time in China), memorabile la collaborazione di Jet Li con Yuen Wo- Ping in Tai-Chi Master (1993) e quella con Corey Yuen nei due The Legend of Fong Sai-Yuk (I/ II, 1993), rilettura in chiave action-comedy della vita del personaggio interpretato da Li in OUaTiC (Wong Fei Hung/Fong Sai-Yuk), occasione per il nostro di confermare la propria verve comica. Tra i 25 titoli orientali precedenti all'esordio sul mercato USA di Jet, molti dei quali imperdibili per ogni appassionato (Kung Fu Cult Master (1993), Meltdown (1995), Contract Killer (1998)), epocale la rilettura di un classico delle arti marziali quale Fist of Fury di Bruce Lee: Fist of Legend (1994), diretto da Gordon Chan, è infatti grazie alle stupefacenti doti del protagonista uno dei più grandi film d'arti marziali di tutti i tempi, degno tributo all'imponente predecessore. Il successo ad HollywoodAssorto a idolo popolare, al pari in patria di Jackie Chan, arriva per Jet Li nel 1998 il momento di tentare la strada di Hollywood: il primo ruolo è da villain in Arma Letale 4, al fianco di Mel Gibson e Danny Glover, a seguire quello da protagonista in Romeo deve morire (2000), discreto ghetto-kungfu-movie opera prima di Andrzej Bartkowiak, fino ai ruoli di rilievo in Kiss of the Dragon (2001), indeciso action-thriller prodotto da un Besson ormai impazzito, e The One (2001), definitiva e convincente consacrazione ai gradini più alti dello stardome mondiale dell'action-movie. Sposatosi con Nina Li Chi nel 1999, rinuncia al ruolo da co-protagonista per La Tigre e il Dragone (Li Mu Bai) e ad un ruolo di rilievo (Seraph) nei due sequel di Matrix per seguire la gravidanza della propria consorte, che da alla luce una bambina, Jane, nel Settembre del 2000. Dopo la parentesi hollywoodiana, è il momento per Li di tornare alle origini lavorando insieme a Zhang Yimou alla realizzazione di Hero (2002), colossal del wuxia dal successo strepitoso, prima in patria, poi a livello planetario. Dopo il pessimo Amici per la Morte (2003) e la release del videogame Rise to Honor, con voce e motion-capture di Jet Li, il 2005 è l'anno di Danny the Dog, ennesima, adrenalinicamente pretenziosa, produzione di Luc Besson, di impatto limitato ma di risonanza decisamente ampia. Fearless, previsto per il 2006 e annunciato come il padre di tutti i film di arti marziali, è basato sulla leggendaria vita di un leggendario maestro cinese, Yuanjia, che sconfisse un numero incalcolabile di leggendari campioni stranieri. Il titolo potrebbe segnare una ulteriore svolta nella carriera di Jet Li: stando alle dichiarazioni dello stesso, infatti, l'attore si sentirebbe realizzato e non avrebbe più nulla da chiedere ne da dare al filone, e dovrebbe trattarsi quindi del suo ultimo film d'arti marziali. Dichiarazioni pesanti, che di certo non susciteranno in nessun caso l' entusiasmo degli aficionados, ma, comunque vada, per Jet Li non sarà mai troppo tardi per tornare indietro.
venerdì 20 marzo 2009
Golden Dragon
Ciao ragazzi, vi comunico che l'edizione 2009 del golden dragon 2009 saranno il 16-17 Maggio a Torino. Per chi non lo sapesse il G. D. è un torneo internazionale che vede fronteggiarsi vari atleti di diverse discipline. Insomma un evento spettacolare da non perdere in cui parteciperanno alcuni atleti dei Giovani Dragoni.
giovedì 19 marzo 2009
Il Serpente all'ombra dell'aquila
Alla fine della dinastia dei Ching, in Cina sono sopravvissute solo due scuole di arti marziali tra le più antiche: Artiglio d'Aquila e Pugno di Serpente. Lord Sheng Kuan, il vecchio maestro della scuola di Artiglio d'Aquila è deciso a tutto pur di eliminare i membri della scuola rivale. Nel frattempo il grande maestro, custode dello stile del Serpente, allena in segreto un giovane promettente. Ma la nuova recluta sarà in grado di affrontare il nemico?... Consigliato agli amanti delle arti marziali.
mercoledì 18 marzo 2009
Hung Gar: Parte 2
Le armi:
Bastone due teste (Seung Tou Kwun)
Bastone della famiglia Lau (Lau gar Kwun)
Doppi coltelli a farfalla (Seung Wu dip Dou)
Grande palo (Tai Kwan /Pa Qua Kwun)
Spada curva (Daan Dou)
Lancia (Ying Cheong)
Forcone (Tai Pa)
Spada dritta (Kim)
Alabarda (Kwan Dou)
Panca (Kiu Dung)
Queste sono le armi principali adottate dallo stile Hung Gar. Secondo la tradizione cinese possono essere divise in armi Yin e Yang. Le prime sono considerate armi femminili, veloci, leggere e precise, come la spada dritta; le altre invece sono maschili, più lente, forti e potenti, come l'alabarda.
Forme principali:
Gong Ji Fook Fu Kuen ( ideogramma lavoro, sottomettere la tigre)
Tid Sin Kuen (Pugno del filo di ferro)
Fu Hok Seung Ying Kuen (Doppia forma della tigre e della gru)
Sup Ying Kuen (Pugno delle dieci vie o dei dieci modelli (5 animali - 5 elementi))
Queste sono solo le forme principali dello stile, quelle riconosciute universalmente dalla maggior parte delle scuole di Hung Gar. Ma quelle realmente esistenti, come spesso accade nel Kung Fu, si avvicinano al centinaio.
Bastone due teste (Seung Tou Kwun)
Bastone della famiglia Lau (Lau gar Kwun)
Doppi coltelli a farfalla (Seung Wu dip Dou)
Grande palo (Tai Kwan /Pa Qua Kwun)
Spada curva (Daan Dou)
Lancia (Ying Cheong)
Forcone (Tai Pa)
Spada dritta (Kim)
Alabarda (Kwan Dou)
Panca (Kiu Dung)
Queste sono le armi principali adottate dallo stile Hung Gar. Secondo la tradizione cinese possono essere divise in armi Yin e Yang. Le prime sono considerate armi femminili, veloci, leggere e precise, come la spada dritta; le altre invece sono maschili, più lente, forti e potenti, come l'alabarda.
Forme principali:
Gong Ji Fook Fu Kuen ( ideogramma lavoro, sottomettere la tigre)
Tid Sin Kuen (Pugno del filo di ferro)
Fu Hok Seung Ying Kuen (Doppia forma della tigre e della gru)
Sup Ying Kuen (Pugno delle dieci vie o dei dieci modelli (5 animali - 5 elementi))
Queste sono solo le forme principali dello stile, quelle riconosciute universalmente dalla maggior parte delle scuole di Hung Gar. Ma quelle realmente esistenti, come spesso accade nel Kung Fu, si avvicinano al centinaio.
martedì 17 marzo 2009
Lao Tze: il capostipite del taoismo
Molto poco si conosce sulla vita di Lao Tze. La sua esistenza è tuttoggi oggetto di diatribe, quanto lo è la stesura del Tao Te Ching. La sua figura è stata, nel corso dei secoli, mitizzata e divinizzata. Una leggenda racconta che nacque nel Ku, prefettura dello Stato di Chu (corrispondente all'attuale contea di Lùyì nella provincia dell'Henan), negli ultimi anni del Periodo della Primavera e dell'Autunno. Un'altra versione ne colloca la nascita nella contea di Guoyang, provincia di Anhui.
La leggenda vuole che nacque da una vergine, dopo vari anni di gravidanza, per alcune versioni otto, per altre ottanta, o anche 97. Questa leggenda dà una spiegazione del nome, che letteralmente significa il Vecchio Maestro o il Vecchio Bambino.Particolare ricorrente è che la donna partorì Lao dal cavo ascellare. I racconti risultano imprecisi circa la scelta dell'ascella.
In accordo alla leggenda e alla biografia contenuta nell'opera di Sima Qian, Laoz Tze fu contemporaneo di Confucio, e lavorò come archivista nella Biblioteca Imperiale della dinastia Zhou (1122–256 AC). Confucio lo incontrò volontariamente o accidentalmente nell'attuale Luoyang, dove Confucio usava recarsi per consultare la biblioteca. La storia racconta che Confucio, nelle settimane successive, discusse le chiavi di volta del Confucianesimo, insieme a Lao Tze. Una leggenda taoista racconta che Confucio apprese molto di più parlando con Lao Tze che consultando la biblioteca.
In seguito, Lao Tze lasciò la sua professione. Alcuni affermano che viaggiò verso Occidente con il suo bufalo, attraverso lo Stato di Qin. Arrivato al posto di guardia di Hangu, Lao Tzei fu interpellato da un ufficiale, Yixi, il quale gli chiese di lasciare qualche scritto sulla sua filosofia prima di andarsene. La risposta di Lao Tze all'ufficiale furono i cinquemila ideogrammi del Tao Te Ching, la prima e unica opera scritta del filosofo. Lao Tze, in un certo senso rinnegando praticamente con lo scrivere proprio l'essenza del suo pensiero, lascia il suo testo su tavolette di bambù al guardiano. Fatto questo Lao Tze ripartì e scomparve senza essere mai più visto nelle distese desertiche. Rotoli e dipinti descrivono Lao Tze come un uomo anziano, calvo, con lunga barba bianca. È di solito raffigurato in viaggio insieme al suo bufalo d'acqua.
La leggenda vuole che nacque da una vergine, dopo vari anni di gravidanza, per alcune versioni otto, per altre ottanta, o anche 97. Questa leggenda dà una spiegazione del nome, che letteralmente significa il Vecchio Maestro o il Vecchio Bambino.Particolare ricorrente è che la donna partorì Lao dal cavo ascellare. I racconti risultano imprecisi circa la scelta dell'ascella.
In accordo alla leggenda e alla biografia contenuta nell'opera di Sima Qian, Laoz Tze fu contemporaneo di Confucio, e lavorò come archivista nella Biblioteca Imperiale della dinastia Zhou (1122–256 AC). Confucio lo incontrò volontariamente o accidentalmente nell'attuale Luoyang, dove Confucio usava recarsi per consultare la biblioteca. La storia racconta che Confucio, nelle settimane successive, discusse le chiavi di volta del Confucianesimo, insieme a Lao Tze. Una leggenda taoista racconta che Confucio apprese molto di più parlando con Lao Tze che consultando la biblioteca.
In seguito, Lao Tze lasciò la sua professione. Alcuni affermano che viaggiò verso Occidente con il suo bufalo, attraverso lo Stato di Qin. Arrivato al posto di guardia di Hangu, Lao Tzei fu interpellato da un ufficiale, Yixi, il quale gli chiese di lasciare qualche scritto sulla sua filosofia prima di andarsene. La risposta di Lao Tze all'ufficiale furono i cinquemila ideogrammi del Tao Te Ching, la prima e unica opera scritta del filosofo. Lao Tze, in un certo senso rinnegando praticamente con lo scrivere proprio l'essenza del suo pensiero, lascia il suo testo su tavolette di bambù al guardiano. Fatto questo Lao Tze ripartì e scomparve senza essere mai più visto nelle distese desertiche. Rotoli e dipinti descrivono Lao Tze come un uomo anziano, calvo, con lunga barba bianca. È di solito raffigurato in viaggio insieme al suo bufalo d'acqua.
lunedì 16 marzo 2009
Jacky Chan
Da stuntman ad attore, da regista a sceneggiatore, fino a diventare un produttore cinematografico e addirittura un cantante. Questa è la lunga carriera di Jackie Chan, il miglior attore cinese di action-movie comici in circolazione per i verdi e luminosi prati hollywoodiani e cinesi. Memorabile erede del mitico Bruce Lee (almeno così viene facilmente etichettato), ma dallo stile completamente diverso.Figlio unico di una coppia molto povera (talmente povera che alla nascita i suoi genitori sono tentati dal darlo in adozione per poter pagare le spese del parto, opzione fortunatamente evitata grazie ad alcuni amici che corrono in aiuto della famiglia), il suo nome significa "Nato a Hong Kong". Quando finalmente il padre riesce a trovare un'occupazione come cuoco e la madre una come governante all'Ambasciata Francese, la famiglia Chan può sperare in tempi migliori. All'età di 7 anni, il piccolo Kong-Sang viene iscritto alla Scuola dell'Opera di Pechino, sotto la direzione del maestro Yu Jan-Yuen e, visto che i genitori per motivi di lavoro sono costretti a trasferirsi in Australia, il bambino viene affidato proprio a lui, che lo educherà molto severamente (erano previste pene corporali per punizioni) al rigore e alla disciplina. Lì impara la danza, il canto, la recitazione e le arti marziali, lavorando e studiando anche per 18 ore al giorno. In brevissimo tempo diventa abile nel kung fu, nel wing chun, nel tang lang, bak mei, nello shaolin kung fu, ma anche hapkido, boxe, judo, taekwondo e hei long. Con il nome di Yuen Lo, insieme ad altri sei compagni meritevoli, diventa membro del gruppo Le Sette Piccole Fortune che si esibisce per tutta la Cina in una serie di spettacoli che attirano l'interessa dei produttori cinematografici asiatici. Ha solo 8 anni quando debutta come attore in un film: Big and Little Wong Tin Bar (1962), con Samo Hung, poi grazie alla sua abilità nelle acrobazie diventa un richiestissimo stuntman, firmando un contratto con la casa di produzione Golden Harvest. Cambia nome d'arte (Chen Lung) e ancora adolescente riesce a conquistare ruoli sempre più importanti, soprattutto accanto al mitico Bruce Lee in Dalla Cina con furore (1972) e I tre dell'Operazione Drago (1973). Alla morte di Bruce Lee, la critica cinematografica cinese lo propone come suo probabile erede, ma Jackie Chan non vuole etichette e con il nome di Sing Laung ("Già Dragone"), inizia a recitare con registi come Lo Wei, Zhu Mu, Chen Chi-Hwa, Yuen Woo-Ping, John Woo e Stanley Tong in pellicole che al botteghino oscilleranno fra successi e flop. Sono fiaschi quando Chan cerca di imitare Bruce Lee, mentre sono grandi campioni di incassi quando, prendendo spunto dalla mimica di Buster Keaton, cerca di sposare la comicità con le arti marziali. E sarà proprio questa ultima linea recitativa ad avere la meglio nella sua carriera.In una manciata di anni diventa uno degli attori più pagati e richiesti dello Star System asiatico fino a dirigere e interpretare i suoi film (primo dei quali è Il ventaglio bianco, 1980). Con i soldi accumulati, fonda una casa di produzione propria, la Golden Way, nonché l'agenzia di casting Jackie's Angels, ma soprattutto la scuola di stuntmen Jackie Chan Stuntmen Association. Poi arriva la trasferta negli Stati Uniti con La corsa più pazza d'America (1981) accanto a Burt Reynolds e Dean Martin, seguito dal suo sequel La corsa più pazza d'America n° 2(1984), e l'amicizia con Sylvester Stallone e Steven Seagal.Nel 1982 sposa l'attrice taiwanese Lin Feng-Jiao, la quale gli darà un figlio, Jaycee Chan. Pessimo marito e padre per sua stessa ammissione (troppo severo e troppo assente), instaurerà una relazione con Miss Asia Elaine Ng Yi-Lei, dalla quale avrà un'altra figlia, Etta Ng Chok Lam. Nel 1989, viene onorato con il titolo di Membro dell'ordine dell'Impero Britannico per i suoi servigi resi nel campo dello spettacolo. Mentre negli Anni Novanta, la rete per teenager Mtv gli conferisce un premio alla carriera, dopo il suo primo vero successo americano Terremoto nel Bronx.Diventa un fenomeno, meritevole di essere inserito fra le "furie del cinema": Jean-Claude Van Damme, Bruce Lee e Chow Yun Fat. Nel 1998 affianca Stallone nella commedia Hollywood brucia, ma raggiunge il maggiore successo con Rush Hour – Due mine vaganti (1998) in coppia con Chris Tucker. La pellicola che mischia la commedia all'action è diretta da Brett Ratner e andrà così bene al botteghino da avere due sequel Colpo grosso al Drago Rosso (2001) e Rush Hour – Missione Parigi (2007) dove recita nientemeno che con Max von Sydow.
domenica 15 marzo 2009
Visita maestro Shin
Mi è giunta notizia che il maestro Shin Dae Woung farà visità alla palestra dei giovani dragoni verso la fine di marzo (la data precisa non la conosciamo ancora). Essendo il capostipite dello stile tang lang praticato dai giovani dragoni, penso possa essere un esperienza molto interessante per approfondire l'aspetto sia tecnico che filosofico di questo stile. Per chi volesse partecipare al meeting il prezzo dovrebbe aggirarsi intorno ai 20-30 € .
per qualsiasi cosa sapete a chi rivolgervi!!
per qualsiasi cosa sapete a chi rivolgervi!!
venerdì 13 marzo 2009
Seminario di Aprile
Carissimi lettori, vi annuncio che la palestra dei giovani dragoni ospiterà il prossimo 18 Aprile un seminario sul Tang Lang diretto dal maestro Massimo Tomasina. Vi aspetto numerosi.
Per info e costi contattatemi!!!
Per info e costi contattatemi!!!
martedì 10 marzo 2009
Hung Gar : La storia
La nascita dello stile Hung Gar, che letteralmente significa "Stile della famiglia Hung", va fatta risalire al 1700 d.C., all'epoca della distruzione di un monastero shaolin del sud, Fu Jian Potin. Da questo riuscirono a salvarsi sette monaci i quali, secondo la leggenda, cominciarono a diffondere l'arte marziale del Kung Fu. In particolare uno di loro, Zhi Shan, conosciuto anche con il nome di Tid Sin Sim See, rifugiatosi nella "Fossa delle tigri", un monastero Shaolinsi del sud, trasmette le sue tecniche al mercante Hung Hei Gung. È con lui che si ha la nascita dello stile Hung Gar, decide infatti di codificare gli insegnamenti di Zhi Shan in quella che ricordiamo come la prima vera forma dello stile, la Gung Ji Fook Fu Kuen. Questa, sebbene sia la prima, viene usata tutt'ora dai maestri per testare il livello raggiunto dagli allievi, anche di quelli più esperti. La storia dell'Hung Gar continua con Luk Ah Choi e Wong Kay Ying, che si dice facessero parte del gruppo delle 10 tigri (Sap Fu). A questi segue Wong Fei Hung, un maestro di grande importanza non solo per aver combattutto nella Prima Guerra dell'Oppio, ma soprattutto per aver posto le basi della scuola. Suo contemporaneo è Tid Kiu San ("avambraccio di ferro"), che viene ricordato per aver ideato la Tid Sin Kuen, la forma del filo di ferro, l'ultima dello stile. Con Lam Sai Wing però ci si discosta da questa corrente più antica e viene introdotta una nuova forma, la Mui Fa Kuen ("Forma del fiore di prugno"). Questa viene insegnata agli allievi che si avvicinano per la prima volta all'Hung Gar, in modo da indirizzarli verso l'acquisizione delle posture principali. La successione dei maestri prosegue con Lam Jo, Chiu Kao, Wong Lee e Chan Hon Chun, ultimo granmaestro universalmente riconosciuto da tutti i praticanti di Hung Gar.
Continua...
lunedì 9 marzo 2009
Torneo internazionale Kung Fu Roma
Ciao a tutti, vi invito ad assistere al prossimo torneo internazionale di kung fu che si svolgerà a Roma il prossimo 4-5 Aprile. Ci sarà anche una sezione dedicata al wu-shu molto spettacolare. A questo torneo parteciperanno numerose nazioni europee... quindi vietato mancare!!!
Per info contattetemi!!
Un saluto a tutti
Per info contattetemi!!
Un saluto a tutti
domenica 8 marzo 2009
Bruce Lee: storia di una leggenda
Figlio di un teatrante di una compagnia cantonese che si trovava negli USA in tour, nasce nell'anno del drago nel distretto cinese di San Francisco con il nome di Lee Jun Fan, cambiato in seguito in Bruce Lee. Il nome originale, datogli dai genitori nella speranza che il figlio tornasse prima o poi in America, in cantonese significa "torna ancora Lee" e celebra l'amore dei genitori stessi per gli Stati Uniti. Nel 1941 torna ad Hong Kong dove vivrà per molti anni nella città della sua famiglia, Kowloon. Intorno al 1953, coinvolto in alcune risse da strada, decide di imparare il Kungfu. Studierà sotto gli insegnamenti del maestro Sifu Yip Man lo stile Wing Chun dal 1954 al 1957. In poco tempo dimostra di avere doti al di sopra del normale e rende lo stile Wing chun famosissimo ad Hong Kong vincendo numerossimi combattimenti contro esponenti di altre arti marziali. Esperto ballerino di Cha Cha Cha, vince alcuni premi in gare di ballo locali (Crown Colony Cha-Cha Championship). Negli anni sucessivi inizia la sua esperienza cinematografica: debutta in "Beginning a Boy" e nel 1958 appare diciottenne in "the Orphan", oltre che in altre numerose produzioni del sud-est asiatico. In questi anni comincia a insegnare Kungfu e guadagna il suo diploma alla "Edison Technical School". Nel 1959 il ragazzo è nuovamente coinvolto in numeroso risse, spesso sedate dalle polizia, e i genitori decidono di mandarlo in America; Bruce torna così a San Francisco. Si sposta a Seattle dove si iscrive all'università di Washington e ottiene una specializzazione in Filosofia. Conosce la futura moglie Linda all'univesità, dove insegna arti marziali agli studenti; si sposeranno a Seattle nell'agosto del 1964, anno in cui comincierà a tenere importanti stage dimostrativi sulle arti marziali e a far conoscere il suo nome nell'ambiente. Durante il 1964 è costretto a combattere per fronteggiare le minacce della comunità cinese locale che pretende di imporgli di insegnare il Kungfu solo a cinesi. Vince tutte le sfide a cui vene chiamato, ma non soddisfatto del proprio stile comincia a elaborare il Jeet-Kune-Do, variazione Kungfu di sua invenzione ibrida di varie arti marziali e documentata in sucessive pubblicazioni. Il primo Febbraio del 1965 nasce il suo primo figlio Brandon e tra un viaggio ad Hong Kong e l'altro la famiglia di Bruce si trasferisce a Los Angeles, dove si stabilisce nel Marzo del 1966. Notato da Hollywood per la sua attività come maestro di arti marziali, viene scritturato per la serie "Green Hornet", dove interpreterà il personaggio di Kato, autista esperto di combattimento. La serie chiude i battenti nel 1967, ma presto gli verrà proposto un ruolo nel fim Marlowe con James Garner (1969). Il 19 Aprile dello stesso anno nasce la figlia Sharon. Deluso dalla mancanza di ulteriori proposte decide di tentare fortuna ad Hong Kong dove immediatamente viene scritturato per "The Big Boss" (Il furore della Cina colpisce ancora, 1971) e "Fist of Fury" (Dalla Cina con Furore, 1972), per il mercato americano rispettivamente "Fists of Fury" e "Chinese Connection". Nel 1972 l'attore, oramai acclamata superstar di Hong Kong, è protagonista, regista e sceneggiatore di "The Way of the Dragon" (L'urlo di Chen terrorizza anche l'Occidente, titolo USA "Return of the Dragon"), clamoroso successo ai box office girato anche in Italia (Roma). Di seguito girerà parzialmente "Game of Death", produzione americana interrotta dallo stesso Lee che, rifiutato in quanto asiatico per la parte da protagonista della serie TV "Kung Fu", assegnata in seguito a David Carradine, tornerà disgustato ad Hong Kong. "Game of Death" (L'ultimo combattimento di Chen) uscirà dopo la sua morte (1978) dopo essere stato completato tramite l'uso di controfigure e "imitatori" per colmare le scene mancanti. Viene poi raggiunto ad Hong Kong da una nuova proposta americana: "Enter the dragon" (I Tre dell'Operazione Drago), produzione associata del cinema di USA e Hong Kong. Accettata la proposta con il proposito di dimostrare a Hollywood di che pasta è fatto gira il film le cui riprese si concludono nell'Aprile del 1973. Il film, giudicato da molti il suo capolavoro, è l'ultimo girato dall'attore che non sarà presente per la prima del film; Il 20 Luglio 1973, infatti, Bruce Lee muore, ufficialmente per un edema cerebrale causato da una reazione allergica. Leggendario personaggio, verrà ricordato per sempre come il più rappresentativo esponente del cinema di arti marziali.
giovedì 5 marzo 2009
Pa Kua
Il Pa Kua, detto anche Ba Gua Zhang, è un'altra arte marziale interna, quindi basata sullo sviluppo dell'energia interiore tramite pratiche di Chi Gong e la ripetizione di forme. Le prime informazioni storiche fanno risalire la creazione di questo stile a Dong Haichuan, nato ai primi del 1800. Esperto in arti marziali tipiche del suo villaggio, basate sulla particolarità dei colpi di palmo, divenne poi seguace del Taoismo, da cui apprese la pratica dei mantra recitati camminando in cerchio.Il movimento circolare e l'uso dei palmi diviene la caratteristica di questa arte.
Il continuo movimento circolare è la caratteristica di questa elegante arte marziale, tanto da fare assomigliare le forme a danze. E a donare equilibrio e stabilità con la pratica. L'abbondante uso di colpi con i palmi delle mani, è un'altra caratteristica. Il gioco di gambe risulta essere molto evasivo ed efficace per spiazzare un avversario più forte. I movimenti sono fluidi, a volte lenti a volte fulminei.
Alla Pa Kua a mani nude è spesso associato l'uso di armi classiche tipo grosse alabarde e grossissime sciabole.
Alla Pa Kua a mani nude è spesso associato l'uso di armi classiche tipo grosse alabarde e grossissime sciabole.
mercoledì 4 marzo 2009
Gli otto pezzi di broccato
Una delle più famose serie d’esercizi di Qi Gong è sicuramente il Ba Duan Jin ossia, gli otto pezzi di Broccato. Questi esercizi, vengono ormai tramandati da quasi mille anni e fanno parte del Daoyin, l’arte di condurre ed espandere l’energia mentre si eseguono movimenti.
Gli otto pezzi di Broccato, sono efficaci per il rafforzamento del Qi che, attraverso il movimento degli arti, scorre diramandosi su arti, muscoli, e organi interni. Ponendo l’attenzione in chiave di lettura della psicomatica e dance-terapy, il Ba Duan Jin ci libera dai circoli viziosi dovuti dalle frustrazioni da stress. Naturalmente questo avviene con l’impegno e l’attitudine mentale che viene posta sul Ba Duan Jin. Un consiglio a riguardo, espresso da M° Yang Jwing Ming, illustre personaggio in questo campo, dice: "la cosa più importante nell’allenamento di Qi Gong, non è la forma in sé stessa, ma piuttosto la teoria, il principio, le fondamenta che costruiscono la forma". Comprese queste cose potete usare il vostro Yi (mente) per far si che il Qi circoli e vi porti salute in tutte le parti del corpo.
martedì 3 marzo 2009
Lo Shequan: Lo stile del serpente
Shéquán è uno stile di arti marziali cinesi che viene classificato come stile imitativo, in quanto imita le movenze dei serpenti.
La scuola del pugilato del serpente del nord è stata tramandata dal maestro Wan Qiming che ne ha favorito la conoscenza attraverso la pubblicazione di libri ed articoli. Essendo stata tramandata in seno alla famiglia di questo maestro si chiama anche Wanjia dumen shequan (pugilato del serpente abilità speciale della famiglia Wan).
Lo Shequan del nord con la tecnica delle arti marziali wushu imita le azioni di un serpente. Molti dei movimenti dello shequan includono le torsioni fluide e le onde del corpo. Shequan è una forma di arte marziale veloce e flessibile.
Questi si concentra in colpi veloci agli occhi, alla gola , e vari punti di pressione nel corpo ; e anche calci alle ginocchia , agli stinchi.
La scuola del pugilato del serpente del nord è stata tramandata dal maestro Wan Qiming che ne ha favorito la conoscenza attraverso la pubblicazione di libri ed articoli. Essendo stata tramandata in seno alla famiglia di questo maestro si chiama anche Wanjia dumen shequan (pugilato del serpente abilità speciale della famiglia Wan).
Lo Shequan del nord con la tecnica delle arti marziali wushu imita le azioni di un serpente. Molti dei movimenti dello shequan includono le torsioni fluide e le onde del corpo. Shequan è una forma di arte marziale veloce e flessibile.
Questi si concentra in colpi veloci agli occhi, alla gola , e vari punti di pressione nel corpo ; e anche calci alle ginocchia , agli stinchi.
Un pugilato del serpente della scuola del sud è chiamato Shexing diao shou ( mani astute a forma di serpente), il cui principale esponente fu Leung Tin Chu (Liang Tianzhu in Pinyin) . Nacque alla fine del 1800 e divenne famoso perché ottenne un ottimo piazzamento nei Guokao del Zhongyang guoshu guan di Nanchino nel 1928. Assieme a Liang sono ricordati come figure preminenti Qiu Longguang, Liang Shaozhuang. Il loro stile era un insieme di un non meglio precisato Stile dello Shaolin del Sud, che avrebbe appreso da un monaco, e di Choy Gar, appreso da un membro della famiglia Cai. Liang Tianzhu ebbe due discepoli importanti: suo nipote Leung Gar Fong di Hong Kong e Wong Tin Yuen che insegnò questo stile nella sua palestra in Sacramento Street a San Francisco per quarant'anni , sin dal 1930. Si può definire lo stile pugilistico come uno stile di combattimento a media distanza che usa , per coincidenza , qualche tecnica simile al Wing Chun in forme simili allo Hung Gar. La forza applicata e le tecniche sono meno dure rispetto agli altri stili del Sud.
lunedì 2 marzo 2009
Tai Chi Chuan
Il Tai Chi Chuan è un'antica arte marziale cinese basata sul concetto taoista di Ying-Yang, l'eterna alleanza degli opposti. Nato come sistema di autodifesa - Tai Chi Chuan significa letteralmente "suprema arte di combattimento" - si è trasformato nel corso dei secoli in una raffinata forma di esercizio per la salute ed il benessere anche se esistono alcune scuole che continuano ad insegnarlo e esercitarlo anche come vero e proprio sistema di difesa. La pratica del Tai Chi Chuan consiste principalmente nell'esecuzione di una serie di movimenti lenti e circolari che ricordano una danza silenziosa, ma che in realtà mimano la lotta con un opponente immaginario. All’interno degli stili del Tai Chi Chuan (Chen, Yang, Sun, Wu, Wod, Hao) i più popolari sono lo Yang e il Chen. Il primo è il più praticato poiché il Chen richiede un’esercitazione molto più complessa ed esigente. Oltre al concetto di Yin e Yang, l’espressione che descrive questa tecnica risiede nel concetto di "Forma", un sistema di movimenti concatenati che vengono eseguiti in un modo lento, uniforme e senza interruzioni. Tali movimenti possono essere eseguiti a mani nude o con il supporto di particolari armi. Esiste anche un insieme di esercizi che vengono eseguiti in coppia, e che prendono il nome di Tui Shous. Lo studio del Tai Chi Chuan inizia quindi con la sequenza di movimenti detta "forma lenta". Gradualmente si studiano i movimenti e si introducono i principi fondamentali: si impara ad acquietare la mente, a muovere il corpo in modo rilassato e consapevole, a calmare il respiro. La pratica attenta e costante di queste tecniche, grazie alla loro morbidezza, alla circolarità e alla lentezza con cui vengono eseguiti, rende il corpo più agile e armonioso migliora la postura ed ha un effetto benefico sul sistema nervoso e sulla circolazione. Scopo ultimo di questa arte è stimolare il libero fluire dell'energia vitale e così ristabilire armonia ed equilibrio tra corpo, mente e spirito.
domenica 1 marzo 2009
Chi Kung
Il Chi Kung, il cui significato è "lavoro per aumentare l'energia vitale", è parte indissolubile del patrimonio culturale della Cina. È un'arte la cui pratica migliora la salute e rinforza il corpo armonizzando tre fattori: il respiro, la postura fisica e il pensiero. Nato più di 4000 anni fa come metodo d'uso popolare per curare, successivamente fu assimilato dalle dottrine taoiste e buddiste che lo interpretarono secondo i loro principi, e da popolare divenne disciplina occulta, riservata a pochi iniziati e quindi insegnata a poche persone. Questa situazione si mantenne sino a non molti anni fa, quando iniziò una forte espansione sia in Cina sia nel resto del mondo. Molte sono le scuole di Chi Kung, d'ispirazione sia buddista sia taoista e le differenze principali tra le due tendenze riguardano la circolazione e lo scambio dell'energia. Per il Chi Kung taoista il corpo umano è un universo (microcosmo) inserito in un altro universo (macrocosmo), e per questo l'energia è fatta circolare all'interno del corpo attraverso canali preferenziali di scaricamento in modo da accrescerla e trasformarla (trasformazione alchemica) per conseguire l'immortalità. Il Chi Kung buddista rileva l'importanza della liberazione dalla sofferenza per mezzo dello sviluppo della consapevolezza: i suoi metodi sono prevalentemente statici (meditazione da fermi). L'accrescimento del Chi non è visto come l'obiettivo principale. Per quanto riguarda l'aspetto esteriore degli esercizi Chi Kung, così come si presentano all'osservatore esterno, si offrono tecniche di riposo dove l'attività si svolge all'interno del corpo mentre il corpo rimane fermo oppure in movimento, e il movimento aiuta l'energia a circolare. Il Tai Chi Chuan può essere considerato un metodo di Nei Tan Chi Kung in grado di generare l'energia a partire dal tan tian, un punto nel ventre situato a circa tre centimetri dall'ombelico. Il Chi Kung è utilizzato non solo a scopo terapeutico dalla medicina tradizionale cinese, per i suoi benefici effetti, ma anche dalle arti marziali per favorire e rinforzare la circolazione sviluppando e praticando diversi metodi. Secondo lo scopo delle tecniche, si possono distinguere tecniche dure, che come obiettivo principale hanno l'aumento della propria forza e capacità difensiva, e tecniche morbide, che servono a incrementare lo stato di salute e aiutano a curare alcune malattie.
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