Il programma precedentemente descritto, prevede l'addestramento "tà chei pun lìn già"(sparring condizionato), che è il primo approccio con l'allenamento pratico dello stile, e durante il quale si pone particolare attenzione all'applicazione di dieci principi fondamentali. Durante i quali ogni gesto, ogni movimento viene esaminato ed applicato con un adeguato supporto teorico.In essi sono racchiusi: la tattica, l'uso delle distanze, l'adattamento ai diversi metodi di lotta. In una seconda fase e dopo avere appreso con adeguata padronanza l'impostazione del movimento nella sua evoluzione, si passa al "Kiu Sau". Questo metodo di allenamento, che venne introdotto ad opera di "Tam Sam", 3° generazione e fautore della branca "Pah Shing", consiste in un particolare lavoro a due. In questa fase l'allievo sperimenta e sviluppa la sensibilità, l'intuizione, l'equilibrio, la velocità ed il proprio autocontrollo. Combinato all'allenamento "Kiu Sao", che progredisce con l'esperienza dell'allievo, viene introdotto il condizionamento con il manichino "Chin Jong", di basilare importanza per il condizionamento delle tecniche e per l'elasticità, che sviluppa maggiore sensibilità ; prerogativa fondamentale per l'allievo di Choy Lee Fut che deve trovare il massimo riscontro nell'applicazione pratica del combattimento.Il Chin Jong è un attrezzo particolare che permette, così come avviene per l'uomo di legno "Mok Jong" nello stile Wing Tsung, di allenare potenzialmente al 100% le combinazioni tecniche dello stile. Di fattezze diverse dal "Mok Jong", L'uomo di legno del Choy Lee Fut si allena con diversi metodi di lavoro: staticamente; per condizionare; in movimento con l'ausilio di una sequenza codificata di 98 movimenti; per abituare a padroneggiare gli spostamenti tattici; e libero, per dare enfasi alla sensibilità. Lo studio di Chin Jong è fondamentale alla stregua di "Kiu Sao" e non c'è esperto di Choy Lee Fut che si possa considerare tale senza avere maturato la propria formazione di combattente in questi due metodi fondamentali. La terza fase di studio dell'allenamento, più avanzata, prevede quello che per l'osservatore neofita può essere considerato combattimento libero, ma che in realtà è un lavoro di condizionamento a due che, frutto di una buona esperienza, risulta essere la massima espressione della realtà tecnica dello stile.
Questa fase dell'addestramento viene supportata da un altro attrezzo tradizionale chiamato "Sa Pah Jong". Evoluto nel tempo a seconda dell'esperienza del maestro è un altro degli strumenti compresi nell'addestramento al combattimento. Meno importante di "Chin Jong", è uno speciale sistema combinato di sacchetti di sabbia, che a seconda della loro disposizione variabile simulano azioni molteplici con il fine di abituare il praticante a sviluppare un adeguato lavoro di gambe, oltre che percezione e velocità. Infine si passa al "Ton Yan Jong", manichino dell'uomo di ottone. L'ultimo del programma di formazione, è anche il più complesso ed il meno conosciuto. Tale attrezzo consiste in un simulatore mobile ed è tradizionalmente usato per sviluppare la capacità di colpire con determinate tecniche punti nevralgici particolari. La pratica sul "Ton Yan Jon" deve essere guidata da un esperto dell'attrezzo in quanto il metodo di insegnamento deve essere sostenuto da basi teoriche sulla medicina tradizionale cinese. Sconosciuto appunto alla maggior parte dei praticanti di Choy Lee Fut, il lavoro di condizionamento ai manichini richiede costanza e determinazione, oltre che padronanza dei principi tecnici. Pochi infatti sono coloro che arrivano a conoscenza di questo importante supporto. Riservato ad una cerchia ristretta di allievi, che dopo avere appreso il lavoro al ""Ton Yan Jon", possono considerarsi a tutti gli effetti dei discepoli depositari del sistema.
Questa fase dell'addestramento viene supportata da un altro attrezzo tradizionale chiamato "Sa Pah Jong". Evoluto nel tempo a seconda dell'esperienza del maestro è un altro degli strumenti compresi nell'addestramento al combattimento. Meno importante di "Chin Jong", è uno speciale sistema combinato di sacchetti di sabbia, che a seconda della loro disposizione variabile simulano azioni molteplici con il fine di abituare il praticante a sviluppare un adeguato lavoro di gambe, oltre che percezione e velocità. Infine si passa al "Ton Yan Jong", manichino dell'uomo di ottone. L'ultimo del programma di formazione, è anche il più complesso ed il meno conosciuto. Tale attrezzo consiste in un simulatore mobile ed è tradizionalmente usato per sviluppare la capacità di colpire con determinate tecniche punti nevralgici particolari. La pratica sul "Ton Yan Jon" deve essere guidata da un esperto dell'attrezzo in quanto il metodo di insegnamento deve essere sostenuto da basi teoriche sulla medicina tradizionale cinese. Sconosciuto appunto alla maggior parte dei praticanti di Choy Lee Fut, il lavoro di condizionamento ai manichini richiede costanza e determinazione, oltre che padronanza dei principi tecnici. Pochi infatti sono coloro che arrivano a conoscenza di questo importante supporto. Riservato ad una cerchia ristretta di allievi, che dopo avere appreso il lavoro al ""Ton Yan Jon", possono considerarsi a tutti gli effetti dei discepoli depositari del sistema.
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