Da stuntman ad attore, da regista a sceneggiatore, fino a diventare un produttore cinematografico e addirittura un cantante. Questa è la lunga carriera di Jackie Chan, il miglior attore cinese di action-movie comici in circolazione per i verdi e luminosi prati hollywoodiani e cinesi. Memorabile erede del mitico Bruce Lee (almeno così viene facilmente etichettato), ma dallo stile completamente diverso.Figlio unico di una coppia molto povera (talmente povera che alla nascita i suoi genitori sono tentati dal darlo in adozione per poter pagare le spese del parto, opzione fortunatamente evitata grazie ad alcuni amici che corrono in aiuto della famiglia), il suo nome significa "Nato a Hong Kong". Quando finalmente il padre riesce a trovare un'occupazione come cuoco e la madre una come governante all'Ambasciata Francese, la famiglia Chan può sperare in tempi migliori. All'età di 7 anni, il piccolo Kong-Sang viene iscritto alla Scuola dell'Opera di Pechino, sotto la direzione del maestro Yu Jan-Yuen e, visto che i genitori per motivi di lavoro sono costretti a trasferirsi in Australia, il bambino viene affidato proprio a lui, che lo educherà molto severamente (erano previste pene corporali per punizioni) al rigore e alla disciplina. Lì impara la danza, il canto, la recitazione e le arti marziali, lavorando e studiando anche per 18 ore al giorno. In brevissimo tempo diventa abile nel kung fu, nel wing chun, nel tang lang, bak mei, nello shaolin kung fu, ma anche hapkido, boxe, judo, taekwondo e hei long. Con il nome di Yuen Lo, insieme ad altri sei compagni meritevoli, diventa membro del gruppo Le Sette Piccole Fortune che si esibisce per tutta la Cina in una serie di spettacoli che attirano l'interessa dei produttori cinematografici asiatici. Ha solo 8 anni quando debutta come attore in un film: Big and Little Wong Tin Bar (1962), con Samo Hung, poi grazie alla sua abilità nelle acrobazie diventa un richiestissimo stuntman, firmando un contratto con la casa di produzione Golden Harvest. Cambia nome d'arte (Chen Lung) e ancora adolescente riesce a conquistare ruoli sempre più importanti, soprattutto accanto al mitico Bruce Lee in Dalla Cina con furore (1972) e I tre dell'Operazione Drago (1973). Alla morte di Bruce Lee, la critica cinematografica cinese lo propone come suo probabile erede, ma Jackie Chan non vuole etichette e con il nome di Sing Laung ("Già Dragone"), inizia a recitare con registi come Lo Wei, Zhu Mu, Chen Chi-Hwa, Yuen Woo-Ping, John Woo e Stanley Tong in pellicole che al botteghino oscilleranno fra successi e flop. Sono fiaschi quando Chan cerca di imitare Bruce Lee, mentre sono grandi campioni di incassi quando, prendendo spunto dalla mimica di Buster Keaton, cerca di sposare la comicità con le arti marziali. E sarà proprio questa ultima linea recitativa ad avere la meglio nella sua carriera.In una manciata di anni diventa uno degli attori più pagati e richiesti dello Star System asiatico fino a dirigere e interpretare i suoi film (primo dei quali è Il ventaglio bianco, 1980). Con i soldi accumulati, fonda una casa di produzione propria, la Golden Way, nonché l'agenzia di casting Jackie's Angels, ma soprattutto la scuola di stuntmen Jackie Chan Stuntmen Association. Poi arriva la trasferta negli Stati Uniti con La corsa più pazza d'America (1981) accanto a Burt Reynolds e Dean Martin, seguito dal suo sequel La corsa più pazza d'America n° 2(1984), e l'amicizia con Sylvester Stallone e Steven Seagal.Nel 1982 sposa l'attrice taiwanese Lin Feng-Jiao, la quale gli darà un figlio, Jaycee Chan. Pessimo marito e padre per sua stessa ammissione (troppo severo e troppo assente), instaurerà una relazione con Miss Asia Elaine Ng Yi-Lei, dalla quale avrà un'altra figlia, Etta Ng Chok Lam. Nel 1989, viene onorato con il titolo di Membro dell'ordine dell'Impero Britannico per i suoi servigi resi nel campo dello spettacolo. Mentre negli Anni Novanta, la rete per teenager Mtv gli conferisce un premio alla carriera, dopo il suo primo vero successo americano Terremoto nel Bronx.Diventa un fenomeno, meritevole di essere inserito fra le "furie del cinema": Jean-Claude Van Damme, Bruce Lee e Chow Yun Fat. Nel 1998 affianca Stallone nella commedia Hollywood brucia, ma raggiunge il maggiore successo con Rush Hour – Due mine vaganti (1998) in coppia con Chris Tucker. La pellicola che mischia la commedia all'action è diretta da Brett Ratner e andrà così bene al botteghino da avere due sequel Colpo grosso al Drago Rosso (2001) e Rush Hour – Missione Parigi (2007) dove recita nientemeno che con Max von Sydow.
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