Numerose scuole di arti marziali dell’estremo oriente, Cinesi, Giapponesi o Vietnamite, si richiamano al Monastero Shaolin. Il testo più antico a fare riferimento al tempio Shaolin come origine di tutte le arti marziali è il Quanjing quanfa beiyao del 1784.In Cina l’insieme delle arti marziali “esterne” si confonde con la “Scuola Shaolin” (Shaolinpai) a cui numerosi autori del periodo repubblicano, come per esempio Xu Yusheng (1879-1945) e Wu Zhiqing (1887-???) hanno ricondotto la quasi totalità degli stili di pugilato Cinesi. Certi autori occidentali recenti, mescolando differenti fonti e tradizioni, fanno ugualmente di Shaolin il centro unico di diffusione di queste discipline e del mito della distruzione del Monastero da parte dei Qing, la causa principale della loro diffusione. Nei fatti, questa ipotetica distruzione, riguarda il monastero Shaolin del Fujian e per di più è risaputo che la maggior parte delle scuole di Wushu non hanno alcun legame storico con il Tempio dell’ Henan. Già nella classificazione delle arti marziali cinesi elaborata all’interno della Jingwu Tiyu Hui, nonostante si descriva la divisione nelle categorie Shaolin e Wudang (Stili Esterni ed Interni), lo Shaolinquan del Tempio dell’ Henan vi figura tra trentasette altri stili localizzati nella Cina del Nord. Da un punto di vista tecnico, lo Shaolinquan si distingue assai nettamente dalla maggior parte dei pugilati , sia del Nord che del Sud. In effetti non esiste alcun legame di paternità e poche somiglianze tra esso e , per esempio, il Baguazhang, il Bajiquan, il Chaquan, o il Chuojiao. Conviene quindi stabilire una distinzione netta tra una scuola specifica, lo Shaolinquan dell’ Henan, ed uno Shaolinquan generico, puramente simbolico, a cui si richiamano una pletora di stili. In realtà non esiste un'origine unica ed univoca per le arti marziali cinesi ma per la maggior parte se ne può riconoscere una provenienza rurale legata alla zona di nascita. Vi sono zone che giocano un ruolo più importante di Shaolin nella nascita di Scuole di Pugilato, per esempio l’area di Cangzhou in Hebei. La nomea proverbiale nel pugilato del Tempio Shaolin è spiegabile in parte per le saghe che vedono protagonisti i suoi Monaci Guerrieri, in parte per il ruolo di primo piano giocato da Monaci Buddisti nella diffusione di numerosi stili quali Mizongquan, Tantui di Linqing, Fanziquan, Sanhuang Paochui, Dabeiquan, Baimeiquan, Fojiaquan, ecc. Inoltre numerosi maestri si sono sparsi per l'intero oriente, dando origine a stili affini o completamente diversi. Altri invece si sono originati per influenze indirette o grazie a Maestri stranieri venuti in Cina per studiare il Buddhismo o per commerciare, poi ritornati nei loro paesi natali. Lo Shaolin stesso cambia nome e caratteristiche in vari paesi: diventa Sharim ad Okinawa, Sao Lil in Malesia e Thien Lam in Vietnam.
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