La dinastia Qi del Nord (550-577)
La prima apparizione di un bonzo del Monastero Shaolin esperto nelle arti marziali la troviamo nel Taiping guanji , un testo dell’epoca della dinastia Bei Qi (Qi del Nord, 550 – 577), che riporta che un certo Diao, maestro della setta Dhyana, aveva abilità straordinarie, quali saltare fino a percuotere con la testa le travi del soffitto, portare a sé con facilità pesi enormi.
La dinastia Tang (618-907)
Lo Shaolinquan si sviluppò rapidamente e già nel VII secolo i monaci godevano della fama di essere invincibili. Il Chao ye qian zai scritto durante la dinastia Tang racconta che i monaci dedicavano il loro tempo libero ad esercitarsi nel Jiaoli. Due iscrizioni datate rispettivamente 621 e 728 registrano che tredici monaci del Monastero, condotti dal Bonzo Tanzong diedero manforte a Li Shimin (che diventerà l’imperatore Taizong) nella guerra contro il generale ribelle Wang Shichong. Questa partecipazione fece guadagnare al monastero 1000 pezzi di seta, l’esenzione dalla secolarizzazione del clero buddista (decretata dallo stesso Li Shimin); il bonzo Tanzong invece venne insignito del titolo di Grande Generale. Inoltre vennero offerti loro persino dei compiti di corte ma i monaci chiesero solo poter tornare alle loro attività spirituali:
Shi wei liao zuo jiang, shi ding fu wei seng (In momenti di pericolo, noi ci trasformiamo in generali, compiuta la nostra missione noi ridiventiamo dei bonzi).
L'imperatore diede il titolo di "Primo Monastero dell'Impero" e lo Shaolinquan divenne famoso in tutta la Cina. Alla dinastia Tang si fa inoltre risalire la nascita di stili come il Mianquan (pugilato di cotone) e il Rouquan (pugilato morbido) che daranno origini ai primi stili interni.
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