
giovedì 21 maggio 2009
Changquan (boxe lunga)

mercoledì 20 maggio 2009
Nanquan (boxe del sud)

martedì 19 maggio 2009
Stile dell'aquila

lunedì 18 maggio 2009
Lo stile dell'ubriaco (parte3)

In realtà esistono diverse scuole di Zui Ba Xian Quan, non solo quella di Tsai Kun Hsu, come pure esistono molti maestri di questo stile; le scuole sono in tutto otto, delle quali tre del "sud" e cinque del "nord"; due di queste sono Nei Jia ed in via di estinzione, le altre sono Wai Jia. Sono rappresentate dalle otto statuette dei sacri immortali, ognuna delle quali in una posizione caratteristica.
Attualmente il Maestro Tsai Kun Hsu ha la sua scuola a Taiwan, il Maestro Ho Tang Sing insegna ad Hong Kong ed il Maestro Chen Kei Fu ha una scuola a Canton ed una ad Hong Kong.
Molto spesso si definisce lo stile dell'Ubriaco con il detto "CHO CHUAN NI SOU PA", cioè "lo stile che non sai mai quello che fa".
domenica 17 maggio 2009
Lo stile dell'ubriaco (parte2)

Continua....
sabato 16 maggio 2009
Lo stile dell'ubriaco

Il primo fatto storico coincide con la vita artistica del poeta e filosofo Li Po, vissuto intorno al 600-700 d.C., sotto la dinastia Tang. A lui si deve il fondamento spirituale e filosofico dello stile, più che una codificazione delle tecniche dell'ubriaco; del suo modo di combattere infatti non si sa praticamente nulla. Notevole invece il suo contributo letterario e poetico, di evidente estrazione Taoista, al concetto di "ubriaco", non già come persona in preda ai fumi dell'alcool, ma come persona che è in estasi profonda perché perfettamente integrata con la natura circostante, impegnata nella costante ricerca della verità, della saggezza, rappresentata dalla Luna. Così come avviene inizialmente per un ubriaco, di sentire la propria energia che irrompe all'esterno, dandogli una consapevolezza superiore del proprio corpo e della realtà, permettendogli di "essere più vero", sia nei movimenti che nel pensiero, libero dalle inibizioni del vivere sociale.
Il secondo punto lo abbiamo durante la dinastia Ming (1330-1644) direttamente nel monastero di Shaolin, vera fucina di stili di Kung Fu. Si narra che un anziano monaco esperto nell'arte del Kung Fu, un giorno si trovò ad osservare due giovani iniziati suoi allievi, che di nascosto stavano per battersi. Contrariato e in procinto di intervenire per separarli, si accorse che i due erano ubriachi e che a stento si tenevano in equilibrio. Colpito da ciò, osservò i suoi allievi che, già esperti nella lotta, si fronteggiavano con le tecniche del loro Kung Fu " annebbiate dal vino", dando vita ad uno scontro imprevedibile nei movimenti, estremamente acrobatico ed efficacissimo sia negli attacchi che nelle azioni di difesa. Dall'osservazione e dall'analisi di questo combattimento il monaco Maestro ne ricavò uno stile di Kung Fu, chiamato poi "L'ubriaco del monastero di Shaolin".
Il secondo punto lo abbiamo durante la dinastia Ming (1330-1644) direttamente nel monastero di Shaolin, vera fucina di stili di Kung Fu. Si narra che un anziano monaco esperto nell'arte del Kung Fu, un giorno si trovò ad osservare due giovani iniziati suoi allievi, che di nascosto stavano per battersi. Contrariato e in procinto di intervenire per separarli, si accorse che i due erano ubriachi e che a stento si tenevano in equilibrio. Colpito da ciò, osservò i suoi allievi che, già esperti nella lotta, si fronteggiavano con le tecniche del loro Kung Fu " annebbiate dal vino", dando vita ad uno scontro imprevedibile nei movimenti, estremamente acrobatico ed efficacissimo sia negli attacchi che nelle azioni di difesa. Dall'osservazione e dall'analisi di questo combattimento il monaco Maestro ne ricavò uno stile di Kung Fu, chiamato poi "L'ubriaco del monastero di Shaolin".
Continua....
venerdì 15 maggio 2009
Descrizione stile Hou Quan

giovedì 14 maggio 2009
Hou Quan- boxe della Scimmia

Lo stile imitativo della Scimmia è molto divertente, ma è anche considerato tra i sistemi più efficaci. Tracce di questo stile si hanno dal 1842 quando i primi missionari arrivarono in Cina. Un tranquillo uomo di pace, Kau See, si rifiutò di essere arruolato e accidentalmente uccise un ufficiale. Fu messo in prigione e lì, osservò ed imitò i movimenti delle “sentinelle”, dei primati. Studiò i movimenti degli scimmioni per dieci anni, prestando particolare attenzione al loro modo di combattere. Una volta perdonato e rilasciato, venne conosciuto come il "Maestro Scimmia". In breve tempo ebbe molti discepoli tutti devoti a questo inusuale sistema di combattimento.
mercoledì 13 maggio 2009
Seminario Tai Chi a Varese
Da settimana prossima sono aperte le iscrizioni per il seminario di tai chi che si svolgerà presso la palestra Skorpion di Varese il prossimo 30 Maggio. I costi sono di 50 € . Per info sui programmi e orari, che saprò solo la prossima settimana, contattatemi !!!
domenica 10 maggio 2009
Campionati europei di kung fu
Vi comunico che quest'anno i campionati di kung fu d'Europa si svolgeranno a Parigi i prossimi 8 e 9 Luglio. Parteciperanno i migliori atleti selezionati nelle varie gare nazionali ed internazionali svolte nel 2009, nonchè i vari campioni nazionali di tutta Europa!!
lunedì 4 maggio 2009
Il Bastone Shaolin

domenica 3 maggio 2009
Caratteri rappresentativi dello Shaolin tradizionale

- Saluto: il saluto si realizza in posizione eretta,mani a palmo lungo i fianchi e sguardo in avanti. Poi le mani vengono portate congiunte davanti al torace mentre si flette i busto in avanti. Durante la flessione in avanti si pronuncia la formula "Namo Mituo Fo", termine buddista che significa mi dò totalmente al Buddha Amitabha .
- Colpi frustati: ogni colpo (pugno, palmo) dopo aver colpito torna immediatamente indietro, pronto a difendersi o a colpire di nuovo. Il braccio dopo aver colpito ed essersi parzialmente esteso, ritorna subito in posizione semiflessa.
- Braccia ne curve ne dritte: questa caratteristica è osservabile in tutti i Tao Lu e tecniche dello Shaolinquan. Un braccio troppo dritto è soggetto a prese e tecniche di rottura, espone le vene e impiega più tempo per tornare alla difesa. Inoltre non può attaccare con rapidità ed esprimere la massima forza. In ogni posizione dello Shaolin le braccia sono quasi sempre leggermente flesse di pochi gradi a livello del gomito.
- "Muoversi dove si accovaccia un bue": è un detto cinese. Ma sta ad indicare che ogni tecnica deve poter essere eseguita in spazi molto piccoli in quanto questo permetterebbe al praticante di sfuggire e muoversi abilmente, anche se accerchiato. Ne consegue inoltre che le posizioni non saranno mai eccessivamente aperte, sia a livello di braccia che a livello di gambe.
- Niente eccessi : lo stile utilizza posizioni basse, alte, di riposo e di equilibrio ma non sfociano mai nell'eccesso. Quindi non ci sono mai posizioni troppo basse o lunghe, anche se magari belle a vedersi. Lo Shaolin sotto questo aspetto predilige sempre l'aspetto marziale e non quello artistico o coreografico.
- Posizione di chiusura: lo Shaolinquan si caratterizza nel concludere generalmente i Tao Lu con una posizione di chiusura tipica di questo stile. La posizione base è quella del Ma Bu o Posizione del Cavaliere, ma la testa è rivolta a sinistra, il braccio sinistro poggia il pugno rivolto verso il basso sul terzo distale della coscia e il braccio destro protegge il cranio portando il pugno sopra la tempia destra, con il gomito rivolto verso l'alto. Generalmente questa posizione di chiusura viene accompagnata dal caratteristico Fajin, mantenuta pochi secondi per poi concludere il Tao Lu con il saluto.
- Svariati Tao Lu: lo Shaolinquan conta intorno alle 370 forme.
sabato 2 maggio 2009
Lo stile Shaolin Kung Fu

Lo Shaolinquan comprende svariate tecniche di attacco: pugni, colpi a mano aperta e di gomito; calci a terra e calci volanti.
"Pugni al sud, gambe al nord"Questo detto cinese sta ad indicare l'uso prediletto delle tecniche di gambanello Shaolin del Nord, dell Henan, rispetto agli stili del Sud, i qualiprediligono più l'uso delle braccia.
Le tecniche di parata sono fondamentali, in quanto vengono considerate come veri e propri colpi: nello Shaolin quando si para si colpisce per ferire. Tutte le tecniche di parata difendono il rettangolo spaziale e devono avvenire ad una distanza precisa dal corpo,entro la quale il colpo ormai è ricevuto. Le gambe si difendono da sole, le braccia difendono solo i genitali, torace e volto. Ogni parata è sempre preceduta da un tentativo di portarsi al di fuori del raggio d'azione della tecnica avversaria. Numerose sono anche le tecniche di caduta, onde avere il minor danno possibile quando si cade o si viene proiettati. Basti pensare che tutte queste tecniche hanno dato origine ad uno stile a parte, il Ditangquan (Ti T'ang Chuan)e sono rappresentate nell'omonimo Tao Lu.
Infine uno degli aspetti più importanti dello Shaolin è lo studio delle tecniche di presa, leva, immobilizzazione e strangolamento. Queste tecniche sono confluite in un moderno stile prerogativa dei corpi di polizia, cioè il Qinna. Sono le più importanti nell'aspetto della difesa personale, in quanto permettono di difendersi o mettere fuori uso l'avversario senza provocare particolari danni, salvaguardandone la vita.
venerdì 1 maggio 2009
Lo Shaolin oggi

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