Il terzo evento si riferisce ad un misterioso Maestro di cui non si conosce il nome e che viveva nel sud della Cina durante la dinastia Ching, intorno alla seconda metà del 1800. Si narra che un monaco Taoista tramandò lo stile dell'ubriaco ad un monaco Buddista e che quest'ultimo ebbe come suo unico allievo un vagabondo che girava per il sud nella regione del Fukkien. Di questo Maestro non si sa praticamente nulla, salvo il fatto che utilizzò il suo stile per combattere contro due giovani esperti di Kung Fu.Questa storia narra che i due, dopo aver partecipato ad una dimostrazione di Kung Fu, nella quale mostravano la loro abilità nella lotta, al momento di spartirsi il ricavato dello spettacolo cominciarono a litigare fino a battersi e, mentre la gente lasciava la piazza per paura di essere coinvolta nello scontro, arrivò un vecchio vagabondo ubriaco. Egli teneva in una mano una fiaschetta di vino e nell'altra un bastone; si sedette su di un sasso ad osservare, sorseggiando il suo vino e ridendo dei due che si battevano. Già alterati per la lite, si infastidirono subito della presenza di quel vagabondo e cercarono di mandarlo via, ma inutilmente. Egli si mise a prenderli in giro fino a farli smettere litigare. Allora uno dei due si avvicinò al vecchio chiedendo cosa avesse da ridere, ed egli rispose: "Lo stile Hung Gar, che tu usi, è troppo rigido, duro e tu sei troppo serio"; poi rivolgendosi all'altro: "Tu fai troppa scena, lo stile Hou Chuan è sciocco ed esagerato, tutti e due messi insieme non valete un granché". All'improvviso il ragazzo che usava l'Hung Gar attaccò il vecchio con violenza, deciso a togliersi subito dai piedi quell'ubriacone, ma questo, continuando a ridere e bere, schivò tutti gli attacchi senza mai reagire. Si fece allora sotto l'altro, con il suo stile acrobatico e imprevedibile, ma nello stesso modo, mandò a vuoto tutti gli attacchi rivelando, nonostante l'età, un'agilità sorprendente. A quel punto i due attaccarono insieme, ma il risultato fu solo quello di far decidere al vecchio che era il momento di reagire e li batté velocemente e con estrema facilità. Esterrefatti si prostrarono ai suoi piedi implorando di essere accettati come allievi e di seguirlo per sempre; l'anziano Maestro vagabondo rifiutò, dando però loro uno scritto che conteneva i principi dello stile e le indicazioni per trovare l'unico suo allievo e servitore che il vagabondo aveva avuto in passato. Trovato il servo, non riuscirono a farsi accettare, in quanto esisteva già l'erede della scuola: il Maestro Tsai, il quale porterà avanti lo stile tramandandolo a suo figlio, il Maestro Tsai Kun Hsu.
Continua....
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